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Punto prelievi in via Redipuglia: "Disagi enormi e nessun confronto"

Il presidente del Consiglio di quartiere scrive all’Ast e al Comune: "Perché non è stato valutato l’impatto?"

Il centro Ast in via Redipuglia e Gabriele Angelini, presidente di quartiere

Il centro Ast in via Redipuglia e Gabriele Angelini, presidente di quartiere

Parcheggi a pagamento in Baia, decibel in libertà, l’imminente ’stress test’ in via Redipuglia. Sono tante le questioni aperte che già ora agitano le notti del quartiere, questioni di cui si è parlato l’altroieri durante il consiglio di Soria-Tombaccia, che comprende anche le zone di Baia Flaminia e Parco della pace. Proprio lì, in via Redipuglia, entro fine aprile verrà allestito il Punto prelievi. I locali sono praticamente pronti, il problema sono le pertinenze esterne. Ovvero: dove lascia la macchina chi deve fare un prelievo? "La questione della carenza di parcheggi al Parco della Pace era già all’ordine del giorno – dice Gabriele Angelini, presidente del Consiglio di quartiere –, ben prima di sapere, dai giornali, che l’Ast aveva deciso di spostare in via Redipuglia, nella Palazzina della Riabilitazione, il Punto Prelievi che ora si trova a Muraglia, per consentire l’avvio del cantiere per la costruzione del nuovo ospedale". Insomma, piove sul bagnato. "Il problema c’era da prima, come ha evidenziato il gestore della piscina, e non nasce con il Punto prelievi. Ma certo questa novità lo aggrava e rende la questione ancora più urgente". Per questo il Consiglio ha deliberato di scrivere al direttore generale dell’Ast Alberto Carelli e al Comune: "Vgliamo sapere quali e quanti sono i servizi che intendono spostare al Parco della Pace (per ora si è parlato solo del Punto prelievi e dell’Umea, ndr), e vogliamo anche chiedere se sia stato valutato l’impatto sulla viabilità e sui parcheggi del quartiere".

Una sorta di ’sfogo’ per le auto il quartiere l’avrebbe anche individuato: si tratta del prato alle spalle della piscina, di proprietà della Provincia, che una volta adeguato alla nuova funzione, magari con un occhio di riguardo al verde, potrebbe ospitare diverse decine di posti auto. "Il problema – dice Angelini – è che era una soluzione a cui si doveva pensare per tempo, non te ne puoi occupare adesso. Bisognava fare preventivamente delle valutazioni con il quartiere, il Comune avrebbe dovuto considerare il rispetto delle prescrizioni per non arrecare disagio ai cittadini. Nulla di tutto questo ci risulta sia stato fatto".

E se il Parco della Pace ha il problema delle auto, altrove, a Baia Flaminia, non hanno ancora digerito la trasformazione serale dei parcheggi a pagamento durante il week end, e nemmeno il via libera ai decibel. "Dicono che è impossibile effettuare le misurazioni dell’impatto. Noi invece pretendiamo che vengano fatte. Al Campo di Marte la musica va avanti fino alle 3 di notte. Speriamo almeno che le casse siano orientate verso il mare, altrimenti non si dorme più".

Benedetta Iacomucci