REDAZIONE PESARO

Pugno in faccia per non farla scendere dall’auto

Una ragazza di Pesaro subisce un anno di maltrattamenti da parte del suo convivente. Dopo l'ennesima aggressione, la giovane fugge e racconta tutto ai genitori. Il gip fa sloggiare il 29enne e lo allontana dalla ragazza.

Pugno in faccia per non farla scendere dall’auto

Un anno di inferno. E’ quello che ha vissuto una ragazza pesarese poco più che ventenne per colpa del suo convivente, 29enne, palermitano, col quale aveva deciso di andare a vivere dal gennaio 2023. Dopo un po’, il giovane ha iniziato a maltrattarla senza alcuna pietà, arrivando quindici giorni fa a fratturarle il setto nasale con un pugno. La giovane è fuggita da casa, sanguinante e impaurita. Una vicina di casa, in via Cesarini, è accorsa per portarle aiuto e frenare il sangue chiamando immediatamente le forze dell’ordine. A quel punto la giovane è stata accompagnata in ospedale e curata per frattura al naso e contusione all’occhio destro con prognosi di 20 giorni. Solo in quel momento, iniziò a raccontare tutto quello che le stava succedendo. Tra le tante aggressioni, aveva subìto anche la violenza di esser tenuta a forza in auto benché cercasse di divincolarsi e scendere per sfuggire alle botte del compagno. Oppure come il 21 settembre scorso, quando il 29enne la spinse facendole sbattere la testa sul bracciolo metallico del divano procurandole un trauma cranico. Gli inquirenti, hanno poi indagato più a fondo ascoltando anche i vicini di casa. Ognuno di loro ha raccontato che temevano per la donna perché sentivano botti, rumori, urla, richieste di aiuto da parte della ragazza. Ma ogni volta la giovane, perché innamorata, cercava di sminuire i fatti che le erano accaduti. Solo quando è fuggita dalla casa, che è sua, tornando dai genitori in collina intorno a Pesaro, la ragazza ha raccontato tutto alla madre rifiutandosi però di presentare denuncia contro il 29enne (difeso dall’avvocato Matteo Mattioli) perché si dice ancora innamorata. Ora, il gip ha fatto sloggiare il 29enne dall’abitazione intimandogli di non avvicinarsi mai più né alla casa né alla ragazza né dovrà contattarla. In caso contrario, scatterà l’arresto.