Provincia, le deleghe. Paolini: "Squadra forte". Rossi: "Scelte discutibili"

L’opposizione sperava in qualche ‘assessorato’ ma così non è stato stato. Critiche sull’uomo alla viabilità: "E’ stato nel comitato anti Fano-Grosseto". .

Provincia, le deleghe. Paolini: "Squadra forte". Rossi: "Scelte discutibili"

L’opposizione sperava in qualche ‘assessorato’ ma così non è stato stato. Critiche sull’uomo alla viabilità: "E’ stato nel comitato anti Fano-Grosseto". .

Il presidente della Provincia Giuseppe Paolini ha scelto la squadra che governerà la Provincia. Il centrosinistra ha fatto il pieno di incarichi anche se ha preso 6.800 voti in meno del centrodestra. Opposizione che sta affilando le armi "perché alcune deleghe, in un sistema democratico, le potevano anche lasciare ai consiglieri del centrodestra visto che è finità 6 a 6. Ma evidentemente il concetto di democrazia funziona solamente in un senso", dice Enrico Rossi, consigliere e sindaco del comune di Cartoceto.

Comunque, siccome Paolini rappresenta come presidente il settimo voto, quello che fa maggioranza, per il centrosinistra, il suo schieramento ha fatto il pieno. Vicepresidente dell’ente di via Gramsci è stata nominata l’assessore di Fossombrone Laura Giombini. Le competenze per il piano territoriale di coordinamento e per il sistema di protezione per i richiedenti asilo e i rifugiati vanno a Oriano Giovanelli (foto a sinistra), ex sindaco di Pesaro; Viabilità e ambiente al vicesindaco di Mercatello Gabrielle Giovannini; l’edilizia scolastica al sindaco di Mercatino Conca Omar Lavanna; pari opportunità e personale al consigliere comunale di Pesaro Anna Maria Mattioli; programmazione strategica e rapporti con gli enti locali e Regione Marche al sindaco di Vallefoglia Palmiro Ucchielli (foto a destra).

Il presidente Giuseppe Paolini soddisfatto per le deleghe assegnate: "Scelte mirate per rendere la Provincia più efficiente, ma anche vicina ai cittadini e alle esigenze del territorio. Si tratta di persone – continua il numero uno di via Gramsci – che hanno sempre esercitato un ruolo significativo sia a livello amministrativo che sul piano sociale". E sul vicepresidente, e cioè su Laura Giombini Paolini continua: "Pensavo da tempo ad una donna per quella funzione. Ma è una decisione che deriva non solo dalla parità di genere ma anche dalle sue grandi capacità. Sono contento di averla al mio fianco". Poi Giuseppe Paolini diventa ecumenico e cerca di fumare con il centrodestra il calumet della pace, quando afferma: "Prima delle elezioni avevo proposto una lista unica. C’erano stati contatti, ma alla fine l’idea non è stata accettata e si è preferito andare su due fronti differenti. Dispiace perché si sarebbe anche potuto collaborare. Spero comunque che resti un clima costruttivo come in passato ed a questo proposito ho apprezzato nello scorso consiglio privinciale le parole del capogruppo di centrodestra Domenico Carbone che sulle priorità della Provincia vanno in questa direzione. E’ una persona che ha la mia stima".

Al di là della parole di circostanza alcune scelte fatte da Paolini sono nel mirino come quella di Gabriele Giovannini alla viabilità "perché è l’uomo che guidava il fronte del no alla Fano-Grosseto. Uno con il quale puoi pensare a scelte strategiche – ironizza Enrico Rossi –. Se ci sono i soldi? Non hanno gli occhi nemmeno per piangere e per chiudere la buche nelle strade. L’unico che ha un senso all’interno di queste scelte è Palmiro Ucchielli per il peso e per il prestigio che gode. Ma non so quanta voglia abbia ancora".

m.g.