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Prove di lista con i giovani studenti. Giovanni Alvarez per ora sonda il terreno

Mentre i dubbi sulle modalità del voto per le elezioni amministrative 2024 regnano sovrane...

Mentre i dubbi sulle modalità del voto per le elezioni amministrative 2024 regnano sovrane, si sta prospettando una novità tra le forze in campo: la partecipazione dei giovani. Un gruppo di ragazzi e ragazze, studenti e non, coordinato dal presidente del Consiglio degli studenti dell’Università, Giovanni Alvarez, sta dialogando con più parti per cercare l’intesa su un programma riformista che metta al centro le politiche giovanili.

"Visto che le regole del gioco sono ancora difficili da decifrare, ci stiamo occupando di temi – spiega Alvarez –. Questa riflessione parte soprattutto dal grande bisogno di costruire una piattaforma vera per consentire ai giovani di rimanere in zona e fare la differenza. Stiamo ragionando su come mettere maggiormente in contatto il territorio e le sue imprese con i ragazzi del posto. Anzi, vorremo farlo anche in maniera più ampia, a livello provinciale, creando opportunità che consentano di evitare lo spopolamento". Alvarez, 27 anni, originario di Montefelcino e laureato all’Università di Urbino, dove studia tuttora, è consigliere comunale aggiunto proprio in quanto presidente del Cds. Nonostante sia iscritto a Italia Viva, specifica che questi dialoghi in essere con le varie forze politiche di Urbino "siano condotti in qualità di rappresentante studentesco e consigliere, non in base alla mia tessera di partito. Sono attività diverse. Si sta discutendo della valorizzazione, anche di concerto con l’Università, delle imprese rosa, per incentivare l’imprenditorialità femminile giovanile, magari pure attraverso misure come l’uso di strutture del settore pubblico per un lasso di tempo, concesse in affitto a prezzi calmierati, o l’abbattimento di alcune forme di tassazione. Un altro filone è legato al collegamento della città agli altri centri, soprattutto la costa, in cui riscontriamo carenze: per rimanere e avviare un percorso professionale servono un trasporto pubblico efficiente e con prezzi calmierati per alcune categorie (già ce ne sono, ma dobbiamo estenderli a una platea più ampia) e una miglior percorribilità Urbino-Pesaro. Altra cosa su cui stiamo riflettendo sono i collegamenti tra capoluogo e frazioni, o borghi, fra cui c’è grande distanza. La piattaforma riformista che stiamo cercando di creare è legata all’inversione della tendenza secondo cui i giovani non sono valorizzati fino a tarda età, ma poi, dato che diventa troppo tardi, questo non avviene comunque. Per trattenerli, anche quelli formati dalla Carlo Bo, che potrebbero diventare gli urbinati del futuro, serve creare occasioni".

Nicola Petricca