REDAZIONE PESARO

Protesta di “Ultima Generazione“ alla Coop

Due giovani studenti hanno prelevato dagli scaffali prodotti Ferrero e alla cassa hanno esibito un cartello

Un’immagine d’archivio di un supermercato

Un’immagine d’archivio di un supermercato

Blitz di due attivisti di Ultima Generazione ieri mattina alla coop di Urbino in una azione dimostrativa contro i prodotti della multinazionale dell’agrifood Ferrero presenti sugli scaffali dell’esercizio accusata di "affamare gli agricoltori". Gli attivisti hanno prima raccolto dagli scafali i prodotti del marchio e si sono presentati alle casse con il cartello sul quale era scritto "Il giusto prezzo per cibo, lavoro, casa". Uno degli attivisti, Martin, 20 anni, studente di beni culturali a Urbino, ha dichiarato durante l’azione nonviolenta che "da studente fatico ad arrivare a fine mese e vedo chiaramente come la politica protegga i profitti delle multinazionali invece dei giovani" aggiungendo che "Ferrero è l’uomo più ricco d’Italia mentre gli agricoltori vengono sfruttati e il cibo sano diventa un lusso" e sostenendo che "la sua azienda si arricchisce vendendo prodotti ultra-processati che danneggiano la nostra salute, consumando risorse preziose senza scrupoli".

"Mentre il dibattito politico ruota attorno alla progressiva sottomissione di Meloni alla linea di Trump e Vance e Lollobrigida continua a vendere la favola del contadino-patriota, la realtà si impone" – scrive Ultima Generazione in una nota – "i contadini, stanchi di promesse vuote, iniziano a contestarlo, mandando un segnale chiaro: la quotidianità degli italiani è ben diversa da quella che raccontano nei palazzi del potere – aggiungono – chi lavora la terra è abbandonato, soffocato dalla burocrazia e dal fango delle alluvioni, strangolato dalle multinazionali dell’agrifood, schiacciato da regole fatte su misura per i grandi gruppi e non per chi coltiva ogni giorno".