Sono stati tutti prosciolti il dirigente e i due tecnici Erap (Ente regionale per l’abitazione pubblica) che, a vario titolo, erano stati accusati di abuso d’ufficio, falsità ideologica, subappalto non autorizzato, tentata truffa, frode in pubbliche forniture, induzione indebita a dare o promettere utilità e corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio. Prosciolti anche i quattro imprenditori indagati.
L’indagine, coordinata dalla Procura di Pesaro e condotta dalla Guardia di Finanza, aveva passato al setaccio le procedure di appalto adottate dall’Erap provinciale nel triennio dal 2016 al 2019. L’interesse investigativo era scaturito da presunte irregolarità che erano state rilevate su un cantiere finanziato dal Comune di San Lorenzo in Campo. Era emerso un documento che certificava il completamento dei lavori quando in realtà le opere, secondo l’accusa, erano state eseguite solo per circa il 70 per cento. Il corrispettivo per quei lavori, però, era stato interamente versato all’impresa.
Dagli elementi di irregolarità emersi per quel singolo appalto, però, la lente degli investigatori si aprì anche su altri cantieri commissionati da Erap: un altro a San Lorenzo in Campo, uno a Cartoceto in via Flaminia e due a Pesaro, a Vismara e in via Mazza. Il valore complessivo degli appalti era di circa 4 milioni e 432.000 euro.
E non solo: tra le accuse che sono cadute durante l’udienza preliminare di ieri, anche quella di aver fatto eseguire ad alcune ditte, da parte dei dirigenti Erap, dei lavori a casa propria in cambio di prestazioni d’opera nei cantieri pubblici. Altre accuse riguardavano l’assegnazione di subappalti senza autorizzazione, la doppia contabilizzazione di lavorazioni (quest’accusa riguardava il palazzo Erap di via Mazza a Pesaro) oppure la falsa attestazione di stop ai lavori per evitare alle ditte il pagamento di penali per il ritardo nell’esecuzione.
Per questi reati erano stati accusati a vario titolo e ora prosciolti l’ingegnere Ettore Pandolfi di Fano difeso dall’avvocato Aldo Valentini, responsabile unico dei procedimenti di Erap, il geometra Paolo Bertozzi di Pesaro, assistito dall’avvocato Andrea Casula, direttore dei lavori di cantiere, il geometra Gianluca Ruscitti di Fano, direttore dei lavori di cantiere e responsabile o coordinatore della sicurezza, difeso dall’avvocato Enrico Cipriani. Gli imprenditori prosciolti sono Francesco Menale di Colli al Metauro (avvocato Andrea Monsagrati), Giuseppe Colella di Serra Sant’Abbondio, Nicola Talletti di Casoria (avvocato Clemente Biondi di Napoli), Domenico Riccardo di Pesaro (avvocato Federico Gori).