REDAZIONE PESARO

Progetti regionali per la disabilità: "Il bando va rifinanziato e aperto"

Domani protesta in Regione: 38 associazioni e tanti cittadini chiedono di non far sparire i 401 progetti attualmente attivi.

Domani protesta in Regione: 38 associazioni e tanti cittadini chiedono di non far sparire i 401 progetti attualmente attivi.

Domani protesta in Regione: 38 associazioni e tanti cittadini chiedono di non far sparire i 401 progetti attualmente attivi.

Adeguamento del budget, rivalutazione dei progetti esistenti, riapertura del bando regionale per le persone con disabilità. Sono queste alcune delle richieste che il coordinamento regionale “Insieme per la vita indipendente“, tra i cui fondatori e iscritti ci sono persone del territorio urbinate e della Valle del Foglia. Il gruppo ha indetto per domani alle 10, nel piazzale Loi di Palazzo Leopardi ad Ancona, una manifestazione di protesta e di azione con 38 realtà, tra associazioni, comitati e persone, attive per il diritto alla vita indipendente. "È molto importante, poiché migliora notevolmente la qualità dell’assistenza e della vita di noi, persone con disabilità: grazie ad essa possiamo decidere come, dove e con chi vivere", spiega Angelo Larocca, presidente di Avi Marche. Nella nostra Regione c’è stata una progressiva evoluzione in questo settore: oggi abbiamo una legge regionale con un fondo stabile di 4.300.000 euro, che finanzia 401 progetti di vita indipendente.

"Tuttavia – continua Larocca – da due anni a questa parte, c’è stato un rallentamento nei progressi e riscontriamo necessità urgenti e nonostante le ripetute richieste avanzate nei mesi scorsi, la Regione non ha ancora risposto con azioni concrete". L’elenco dei punti su cui lavorare comprende l’adeguamento dei budget massimi dei 4 livelli assistenziali: "Gli attuali contributi non coprono i costi effettivi dell’assistenza personale, rendendo impossibile garantire un supporto adeguato a chi ne ha bisogno. Rivalutazione dei progetti esistenti: oltre 270 progetti attivi non rispondono più ai bisogni reali delle persone con disabilità, in quanto basati su valutazioni ormai obsolete – proseguono dall’associazione –. Adozione di una nuova scala di valutazione: l’attuale metodo non tiene conto delle disabilità intellettive e sensoriali, penalizzando molte persone. Richiesta di riapertura del bando regionale: almeno 150 persone in tutta la Regione sono ancora in attesa di avviare un progetto di Vita Indipendente".

Il 17 settembre scorso Avi Marche ha avuto un incontro in Regione, durante il quale l’assessore alla sanità Filippo Saltamartini ha dato alcune risposte sul tema, poi precisate in una pec dello scorso 23 settembre. Però davanti ai mancati chiarimenti richiesti da Avi su alcuni punti, l’associazione ha deciso di coinvolgere le altre associazioni che aderiscono alla protesta nel coordinamento nell’incontro di lunedì.

fra. pier.