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Prima la creatività genuina, poi l’intelligenza artificiale

Michele Giannasi in mostra a Palazzo Bracci Pagani con i suoi lavori giovanili rivisitati dagli algoritmi.

Prima la creatività genuina, poi l’intelligenza artificiale

È una mostra piuttosto singolare quella di Michele Giannasi che si tiene a Palazzo Bracci Pagani fino all’11 ottobre, una personale dove l’artista fanese interagisce con la più moderna tecnologia, ovvero l’Intelligenza Artificiale. "Chi opera nella creatività – dice Michele Giannasi – vede nell’intelligenza artificiale una minaccia o un’opportunità. Dal mio punto di vista sono entrambe le cose. In questo progetto l’A.I. è stato lo strumento per rileggere i miei disegni dei 18 anni e crearne una nuova versione, un loro gemello artificiale".

“Disegni giovanili e digital twins“ si intitola, infatti, la personale di Giannasi in cui sono esposte una quarantina di opere degli anni giovanili con accanto la loro “versione“ creata dalla macchina. "È un connubio ricco di prospettive a livello grafico, coloristico e perfino simbolico", dice l’artista Virginio Rossi. Nato a Roma nel 1971, Michele Giannasi si è diplomato in cinema di animazione all’Istituto statale d’arte di Urbino e laureato al Dams di Bologna e non ha mai smesso di esplorare molteplici tecniche artistiche tra cui cinema, incisione, grafica, legatoria e arti plastiche, con un particolare occhio all’interazione uomo-macchina.

"Per rimarcare il carattere dell’artista – scrive ancora nella presentazione della brochure della mostra Virginio Rossi – mi pare sia utile confrontare i disegni precedenti fatti a china con altre tecniche sui fogli di uno sketch book con i corrispettivi gemelli digitali elaborati dall’intelligenza artificiale. In questa liason tra la mano e l’algoritmo, Giannasi apre uno sguardo sul suo subconscio, un sogno ad occhi paerti costellato di figure e personaggi inquietanti. Un filone di ricerca vagamente horror, genere che l’artista ama da sempre e che ricorda autori come Lynch o Lovecraft". Mostra assolutamente da non perdere.

sil. cla.