Il pusher fa il bis: fugge alla vista degli agenti ma finisce in manette. L’anno scorso era successa la stessa cosa, ma era riuscito a scappare e aveva anche aggredito un poliziotto. E’ quanto accaduto lunedì scorso al parco Miralfiore intorno alle 8 del mattino. Durante un servizio di controllo gli agenti della squadra mobile della polizia che erano appostati nell’area del parco, hanno notato degli strani movimenti nello stradino di fianco alla rete che delimita il parco da un altro boschetto a lato di via Cimarosa. In quella zona hanno notato un giovane insieme a un uomo di colore molto alto che, sentendosi scoperto, si è dato alla fuga. Ne è nato un inseguimento sia nel piccolo bosco sia in mezzo alle palazzine. Poco prima di essere raggiunto l’uomo ha cercato di disfarsi, gettandolo in un giardino, di un involucro che conteneva 11 dosi di eroina pronte per la vendita e un "sasso", sempre di eroina, di 6 grammi ancora da suddividere. L’uomo, bloccato e perquisito dagli agenti, è un nigeriano di 33 anni senza fissa dimora. Addosso aveva anche 140 euro che, secondo gli investigatori, sarebbero i guadagni dello spaccio. Dopo averlo preso, gli agenti hanno notato che il 33enne era una loro "vecchia" conoscenza. L’anno scorso, infatti, sempre all’interno del parco, era riuscito a disfarsi di un involucro simile con all’interno 24 dosi di eroina. Divincolandosi dalla presa degli agenti che lo stavano arrestando, aveva procurato a uno di loro delle lesioni guaribili in 15 giorni. L’uomo è stato poi portato in questura e trattenuto, su disposizione del pm, in cella di sicurezza in attesa della direttissima che si è svolta ieri. Il giudice ha convalidato l’arresto. Il pusher ha chiesto un patteggiamento a un anno e due mesi (pena sospesa). Il 33enne è inoltre risultato senza permesso di soggiorno perché la sua richiesta di asilo politico si è conclusa con una risposta negativa. E allora sono state avviate, da parte dell’ufficio immigrazione, le procedure per l’accompagnamento alla frontiera o ad un centro di permanenza rimpatri. "Un plauso alle forze dell’ordine, tempestive e presenti sul territorio. L’azione compiuta dalla squadra mobile della polizia merita un riconoscimento – è il commento del sindaco di Pesaro Andrea Biancani e dell’assessore alla sicurezza e polizia locale Sara Mengucci –. Grazie al lavoro straordinario che svolgono quotidianamente, garantiscono la legalità e la sicurezza a Pesaro. Avanti in questa direzione, consapevoli che la strada per il contrasto alle droghe è un percorso lungo e tortuoso, che ci deve vedere tutti protagonisti in modo unito e compatto".
CronacaPreso un nigeriano al Miralfiore. Il plauso del sindaco agli agenti