Anche i pusher "vanno in pensione" ma può capitare che poi si annoiano e allora decidono di tornare in pista. E’ quanto accaduto a un ultra50enne pesarese pregiudicato, una vecchia conoscenza della Questura. L’uomo aveva deciso di attaccare il bilancino al chiodo ma poi ci ha ripensato.
Solo che gli è andata male perché, dopo aver ripreso l’attività, è stato arrestato dagli agenti della squadra antidroga della Squadra mobile di Pesaro.
Dalle indagini condotte dagli agenti è emerso che, in pieno centro storico, l’uomo aveva un garage che era diventato una specie di emporio da cui attingere per i vari clienti. E’ lì che il pusher riponeva il "materiale" che, a richiesta, cedeva appunto ai suoi compratori. Gli agenti sapevano che questo "emporio dello spaccio" si trovava in centro da qualche parte ma non sapevano esattamente dove.
E così si sono appostati certi che, prima o poi, il pusher sarebbe uscito allo scoperto. Hanno aspettato un po’ e l’attesa è stata ripagata perché il non più pensionato pusher ha fatto ad un certo punto il proprio ingresso in grande stile. Ad una certa età gli spacciatori non se ne vanno in giro in bicicletta, men che meno con il monopattino elettrico preso a noleggio. I pusher che superano gli anta e decidono di ributtarsi nella mischia lo fanno a bordo di una moto con la cilindrata grossa. L’uomo si è fermato a metà della via ed è stato bloccato subito dagli agenti.
Ma addosso non aveva nulla né aveva intenzione di dire dove si trovava il proprio atelier. Però addosso gli hanno trovato una chiave di cui, neanche sotto torchio, avrebbe voluto dire cosa aprisse. Il silenzio non ha scoraggiato gli agenti che, cancello per cancello, porta per porta, hanno provato la chiave. "Tombola", dovrebbe aver pensato l’agente mentre infilava la chiave nella toppa giusta aprendo la porta del garage del pusher.
A quel punto l’uomo ha confessato di avere della marijuana. Dentro sono stati sequestrati, nascosti all’interno di un borsone riposto sotto il telone di uno scooter, due pacchi sottovuoto di marijuana del peso complessivo di 220 grammi. Un piccolo quantitativo di hashish e di oppio sono poi stati trovati anche a casa sua così come tre buste dalle quali erano stati estratti numerosissimi ritagli a forma circolare da utilizzare per il confezionamento in dosi.
Il fiuto del cane antidroga della squadra cinofili della questura di Bologna, assolutamente importante per questo tipo di ricerca, ha permesso inoltre di trovare un contenitore di plastica con il coperchio sottovuoto con all’interno due bilancini di precisione e ritagli vari che l’uomo aveva nascosto in una borsa di una bici parcheggiata nel cortile interno. Gli agenti della Squadra antidroga della Mobile lo hanno infine arrestato per spaccio e ora l’uomo si trova agli arresti domiciliari. Ieri mattina in tribunale a Pesaro si è tenuto il processo per direttissima ed è stato convalidato l’arresto.
Antonella Marchionni