Giovani, come proporre attività e servizi interessanti per loro e come aiutarli ad affrontare i disagi che affliggono una generazione intera. Su questo si è concentrato il Consiglio comunale di ieri, in cui si è provato a mettere una base per creare una "piattaforma di soluzioni" – così l’ha definita il presidente Lino Mechelli – a cui attingere. La discussione era stata richiesta dalla minoranza, aprendosi già in Commissione e nella riunione dei capigruppo. Pur tra differenze di vedute, tutti hanno evidenziato la necessità di coinvolgere esperti (diverse volte ci si è riferiti all’Università) per affrontarla in maniera analitica, ma alcune proposte sono emerse.
Per esempio, Francesca Crespini (Futura) ha chiesto al Comune di coinvolgere le scuole, "investendo per aiutarle a rendere più concrete le 30 ore di orientamento, magari toccando temi di inclusività". Dalla minoranza sono intervenuti vari consiglieri: per Brunella Calcagnini (Pd) "c’è una carenza di politiche educative nella fascia 11-16 anni", Gianluca Carrabs (Avs) chiede "una programmazione che integri gli universitari con la città", Lorenzo Santi (Pd) vorrebbe "un approccio scientifico al tema" e per Oriano Giovanelli (Urbino rinasce) "i centri di aggregazione sono i luoghi in cui possiamo parlare coi giovani".
Anche i giovani della minoranza, Lorenzo Ugolini (Pd) e Alice Amadori (Futura), oltre al consigliere aggiunto Fabio De Luna, sono intervenuti, chiedendo di vedere le associazioni studentesche come qualcosa di più rispetto a mere realtà che organizzano eventi, sottolineando il tema del disagio giovanile, anche rivolto al mondo del lavoro, e la necessità di progetti per prevenirlo. Dalla maggioranza, tutti concordano sulla complessità del tema, anche se hanno tenuto a ribadire le azioni già attuate. Per l’assessore Elisabetta Foschi "dire che non si sia fatto nulla non è onesto intellettualmente", Laura Scalbi ha ribadito di "non aver mai chiuso la porta alle associazioni", gli assessori Massimiliano Sirotti e Gian Franco Fedrigucci hanno parlato di un progetto per portare più sport nelle scuole e creare una Comunità educante e l’assessore Marianna Vetri ha spiegato che si stia lavorando per dare seguito al decreto 44/2023 che "permetterà ai Comuni di collaborare con le università per assumere con un buon contratto giovani studenti". Ad aprire il dibattito, che proseguirà in altre sedute di Consiglio e Commissioni, era stata una domanda di Federico Scaramucci (Pd), che ha chiesto al sindaco cosa intenda fare con "i tanto sbandierati spazi di Data e Santa Lucia, perché ancora non si è capito".
Maurizio Gambini ha replicato: "Chiederemo alle associazioni un incontro collettivo, anche in funzione degli spazi che ci saranno. Un’idea ce l’abbiamo, ma prima dobbiamo confrontarci con tutti. Mi pare che questo sia un tavolo in cui si voglia intraprendere un lavoro comune e tale è la nostra volontà".
Nicola Petricca