"Nessuno ha mai messo in discussione i 50 posti letto per l’Ospedale di Fano. La mia indicazione è quella ed è corroborata da una decisione di giunta e dal consiglio regionale. I 50 posti sono previsti dal Piano regionale e su quella indicazione l’Azienda sanitaria territoriale sta redigendo il nuovo piano sanitario". Dopo il ricorso al Tar dell’amministrazione Seri (preoccupata per la recente assegnazione di 80 nuovi posti per acuzie alla clinica privata di Pesaro) ha tenuto a precisarlo l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini che ieri è arrivato in città per inaugurare il nuovo macchinario per la risonanza magnetica e il sistema polifunzionale Rx dell’Unità Operativa Radiologia fanese.
"Quella del sindaco Seri è un’azione giuridica temeraria che non credo possa avere nessun tipo di epilogo. Ed è politicamente connotata per le prossime elezioni" ha incalzato Saltamartini, che si è poi concentrato sul tema del giorno: "Oggi inauguriamo questa strumentazione importante - ha detto - un investimento di un milione e mezzo di euro, che serve per potenziare l’Ospedale di Fano, aumentando le prestazioni (che comunque l’anno scorso hanno già fatto registrare un +7%), per far fronte al famoso problema delle liste d’attesa". Un momento di festa a cui erano presenti anche gli assessori regionali Francesco Baldelli e Stefano Aguzzi, tutti i consiglieri regionali eletti nella nostra provincia (tranne Andrea Biancani), gli assessori comunali Cora Fattori e Barbara Brunori e il sindaco Massimo Seri. "Ho già avuto modo di sperimentare questo macchinario - ha detto il primo cittadino - e purtroppo mi hanno anche trovato qualcosa. La sanità si misura sulla qualità dei servizi e della diagnosi".
La nuova risonanza è stata infatti collaudata il 15 dicembre scorso e subito messa in funzione. "A noi piace inaugurare le cose quando sono già funzionanti - ha commentato il direttore generale Ast Pesaro e Urbino Nadia Storti -. Questa è la prima installata nella Regione grazie ai finanziamenti Pnrr: ben 701.411,20 euro per l’acquisto della tecnologia, integrati da ulteriori 730.852,44 euro per lavori di adeguamento degli spazi. L’intervento ha permesso di sostituire una tecnologia precedente riuscendo a migliorare l’accessibilità dello spazio, offrendo un imaging di qualità superiore e una riduzione dei tempi di esecuzione degli esami, con un importante passo avanti nella diagnosi e nel trattamento dei pazienti. Voglio ringraziare tutto il personale, amministrativo e sanitario, perché nei cinque mesi di lavori abbiamo sempre mantenuto l’attività senza interruzione del servizio, grazie all’installazione di una risonanza mobile".
Con il nuovo macchinario si hanno immagini più nitide, più comfort per il paziente, meno radiazioni, tempi di acquisizione delle immagini ridotti, maggiore possibilità di utilizzo e di conseguenza più soddisfazioni per i professionisti. "E’ un macchinario più all’avanguardia di quello di Pesaro che è del 2013 - aggiunge il direttore della Diagnostica per immagini, Alberto Rebonato -. Permette l’esecuzione delle prestazioni fino al 50% più veloci, una riduzione delle apnee fino al 40%, una risoluzione spaziale fino al 60% più elevata e più comfort per il paziente grazie a un magnete con gantry (l’apertura) più largo (70cm), con un ridotto disturbo acustico e sistema di luci cromatiche. Un cambiamento importantissimo che comprende anche l’installazione di tre sistemi polifunzionali (due a Pesaro e uno a Fano, ndr) per radiologia digitale (RX). Un investimento di altri 657.270 euro, che garantisce un miglior imaging diagnostico e una minore dose di radiazioni sui pazienti".