ALESSIO ZAFFINI
Cronaca

Pietro, 10 anni: ballerà alla Scuola di danza dell’Opéra di Parigi

Il piccolo Billy Elliot abita a Pesaro, lo ha notato la direttrice dell’istituto parigino. Unico italiano tra i sei bambini ammessi. La felicità del padre: “Lo aiuteremo in tutti i modi in questa sua passione”

Qui, Pietro, a sinistra, in una bella immagine con la sua famiglia; a destra ancora Pietro ma stavolta davanti all’Ecole de Danse de l’Opéra de Paris

Pesaro, 10 novembre 2024 – Un piccolo Billy Elliot vive a Pesaro. O forse un piccolo Roberto Bolle, visto che il famoso ballerino italiano compie gli anni solo due giorni dopo di lui.

Si tratta di Pietro Ceccolini, 10 anni, di Borgo Santa Maria, che giovedì ha sostenuto e superato le audizioni per l’Ecole de Danse de l’Opéra de Paris. Della sua età, sono stati solo sei i bambini ammessi e lui, tra di loro, è l’unico italiano.

Ma come è arrivato a questo enorme traguardo nonostante la giovanissima età? “A maggio Pietro ha partecipato ad un concorso di ballo, il Novara Dance Experience – spiega la sua insegnante, Maria Elena Andreoni, docente della scuola di danza Studio Arte e Balletto di Pesaro –. In quell’occasione, ad osservare i ballerini, c’era anche la direttrice della scuola di danza parigina, Elisabeth Platel, la quale si è avvicinata a me chiedendo se fossi l’insegnante di Pietro. In quell’occasione mi ha detto che avrebbe voluto vederlo alle audizioni per l’ammissione all’Ecole de Danse: eravamo tutti in visibilio, specialmente Pietro. Le due selezioni si sono tenute giovedì scorso e Pietro le ha passate entrambe, risultando idoneo a questa bellissima e formativa esperienza, che inizierà a gennaio”.

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Anche Pietro e la sua famiglia, di ritorno da Parigi, hanno raccontato la loro emozione per questa eccezionale occasione: “In famiglia non abbiamo mai avuto nessun danzatore – racconta papà Christian, ancora incredulo –, però sin da subito abbiamo notato in Pietro delle spiccate doti artistiche, che l’hanno sempre accompagnato. La sera, dopo cena, non ci mettevamo mai a guardare la televisione, perché ogni tanto Pietro imbastiva delle scene teatrali con le quali ci intratteneva a tutti quanti in casa. Lui balla solamente da 4 anni, eppure sembra già un professionista. Non so, potrà sembrare assurdo, ma sembra quasi una congiunzione astrale. Basti pensare che Pietro è nato il 24 marzo, mentre Roberto Bolle il 26. Inoltre, mia moglie è russa, di Ufa, la stessa città in cui ha vissuto Rudol’f Chametovic Nureev, il grande ballerino russo. Insomma, per noi questa è stata un’emozione grandissima”.

“Pietro, addirittura – continua papà Christian – è nato dopo solo 6 mesi di gravidanza, ma sin da subito ha sempre dimostrato una grandissima tenacia, nella vita come nella danza. Quando le insegnanti ci hanno detto dell’evento di Novara, inizialmente, non sapevamo come fare per mandarlo, in quanto sia io che mia moglie lavoriamo. Poi, un genitore, ha proposto di affittare un pulmino per portare su tutti i bambini assieme ad altri genitori. Per fortuna, direi! Quando ho ricevuto la chiamata di Maria Elena, inizialmente, non potevamo crederci. Eravamo sbalorditi. In quell’occasione, inoltre, era anche presente Eleonora Abbagnato, direttrice artistica del corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma. Lei ha detto che avrebbe preso Pietro nella sua scuola anche senza audizione. Il nostro problema, ora, è uno solo: il vitto e l’alloggio. La scuola, infatti, offre questo servizio solamente dal lunedì al venerdì, ci manca da coprire il weekend. Speriamo di trovare una famiglia ospitante, perché il nostro cuore ci dice di aiutare Pietro in questa sua passione in tutti i modi possibili ed immaginabili”.