Pesaro, 12 ottobre 2024 – La foto del corpo senza vita di Pierpaolo, coperto di sangue e riverso a terra, sul pavimento del bagno. E’ lo scatto choc che ieri, durante il processo nell’aula della Corte d’Assise del tribunale di Pesaro, ha tramortito i numerosi familiari e amici di Pierpaolo Panzieri. Il giovane di 27 anni è stato ucciso con 23 coltellate la notte del 20 febbraio 2022 dall’amico Michael Alessandrini, 30 anni, reo confesso dell’omicidio avvenuto nell’abitazione della vittima in via Gavelli. Quest’ultimo, difeso dagli avvocati Salvatore Asole e Cosimo Damiano Cirulli, ieri non era presente in aula.
Le immagini sono state proiettate nei monitor a corredo della testimonianza dell’ispettore della polizia scientifica Massimiliano Bertozzi, che ha ricostruito la scena del crimine. E alla vista, all’improvviso, di quelle fotografie di una crudezza sconvolgente i familiari della vittima sono scattati in piedi e sono usciti velocemente dall’aula. La presidentessa del tribunale Lorena Mussoni, a capo dell’Assise, ha quindi deciso di continuare l’audizione a porte chiuse. Prima di quelle immagini c’era stata la deposizione del dirigente della squadra mobile di Pesaro, Paolo Badioli. Il commissario, sotto lo sguardo attento del pm Silvia Cecchi, ha ricostruito le ore che hanno preceduto la rapida cattura dell’omicida in fuga verso il confine con la Moldavia.
"Quella sera Michael Alessandrini e Pierpaolo Panzieri dovevano cenare insieme – ha raccontato il commissario Badioli -. Le telecamere del centro hanno ripreso Alessandrini con una busta della spesa che si dirige verso casa dell’amico. Le stesse telecamere lo riprendono anche quando se ne allontana correndo. Dalle immagini di mezzanotte e tre minuti lo vediamo con i pantaloni macchiati di sangue mentre se ne va e la mano sinistra su un fianco. Prende la Renault Clio del padre e parte. A mezzanotte e 20 minuti entro in autostrada al casello di Pesaro. Troveremo poi il biglietto di ingresso macchiato di sangue. Alle 23 e 52 minuti Alessandrini aveva inviato al padre, con il telefono di Pierpaolo, dall’interno della casa dell’amico, un messaggio vocale per tranquillizzarlo (la voce di Alessandrini è stata ascoltata ieri in aula con la riproduzione audio del vocale: e anche questo ha suscitato forte emozione sui parenti, ndr)".
"Un messaggio strano – ha proseguito Badioli – di cui il padre non si è saputo spiegare il motivo. Gli dice ’Tutto bene comunque, alla fine abbiamo risolto non è successo niente’. Erano le 23.52, tre minuti dopo la mezzanotte, come si vede dalle immagini delle telecamere che ritraggono Alessandrini in fuga per le vie del centro, l’omicidio era già avvenuto".
Alessandrini verrà poi fermato in Romania con un mandato di arresto internazionale concludendo così la propria fuga. L’udienza è proseguita con l’audizione del medico legale Angelo Montana che ha eseguito l’autopsia e della dottoressa Chiara Turchi, genetista forense. E’ stato infine ascoltato il dottor Gianfranco Del Prete, consulente informatico che ha fatto copia forense dei dispositivi sequestrati dagli inquirenti.
La prossima udienza si svolgerà il 16 ottobre e verranno ascoltati Gianmarco Panzieri e Laura Gentilucci, fratello e mamma di Pierpaolo. I legali della difesa hanno annunciato di voler rinunciare alla propria lista di testimoni.