Piccini: "Così ripartirà Cantiano"

Il sindaco punta alla crescita del paese dopo la terribile alluvione: "Ci aspettano sfide importanti"

Piccini: "Così ripartirà Cantiano"

Piccini: "Così ripartirà Cantiano"

"Il primo pensiero e un sentito ringraziamento della nostra squadra va alla comunità cantianese che ha capito gli sforzi, la serietà, la trasparenza, la progettualità e la visione che abbiamo avuto in questo difficile mandato, riconoscendo anche la capacità di aver accompagnato moralmente e materialmente il paese verso la ricostruzione dopo l’alluvione del settembre 2022. Un risultato ben oltre le più ottimistiche aspettative. Un’affluenza importante con otto cantianesi su dieci che si sono recati al voto. Circa il 70% di questi ha espresso sostegno e fiducia alla lista Democratici per Cantiano. Un segnale lampante".

Con queste parole il sindaco Alessandro Piccini analizza il fresco risultato delle urne. Ora è già tempo di guardare al futuro. Quali le principali opere attendono l’amministrazione comunale? "Nell’immediato c’è l’esigenza di stabilizzare la ripartenza del paese attraverso tre grandi tematiche correlate al post alluvione: la messa a terra dei ristori, il ripristino delle infrastrutture pubbliche e la messa in sicurezza del paese dal punto di vista dei fiumi e dei movimenti franosi. Sono le principali sfide che ci impegneranno su anni di lavori, cantieri e progetti. Da tutto questo non si può prescindere". Guardando oltre, quali altri idee si vorrebbero concretizzare nel pacchetto pensato dai Democratici per Cantiano? "Per quanto riguarda le visioni strategiche del paese, una delle prime cose che vorremmo fare è la costituzione di un Ente Fiera per iniziare da subito a lavorare in funzione dell’edizione autunnale di Fiera Cavalli. Un ente che possa supportare i grandi eventi, non solo il cavallo ma penso anche alla Turba, la nostra secolare rappresentazione del Venerdì Santo. Come ragionamento di prospettiva ci piacerebbe in questi cinque anni pensare che Cantiano vada verso l’autonomia energetica creando anche un modello di sviluppo e di buone pratiche ambientali sostenibili a livello nazionale. L’obiettivo è di mettere a sistema tutte le progettualità all’interno di una comunità energetica, far confluire lì gli investimenti del pubblico, gli impianti fotovoltaici, quelli dei privati come ad esempio sta succedendo in questi giorni con la Ceb Impianti di Gubbio, aggiungere investimenti sull’eolico (abbiamo in tal senso un progetto in corso al cimitero di Moria), inserire degli impianti idroelettrici contestualmente alle opere di mitigazione del rischio idraulico che faremo con il post alluvione".

Amedeo Pisciolini