Petriccio, nuove aule per oltre 700 studenti

Primo taglio del nastro per il Polo didattico dell’Università, una vera “cerniera“ tra centro storico e zona Piansevero

Petriccio, nuove aule per oltre 700 studenti

Petriccio, nuove aule per oltre 700 studenti

Vetrate ampie e aule moderne per accogliere oltre 700 studenti. È questa la prima pietra del nuovo Polo Didattico Petriccio dell’Università di Urbino, inaugurato ieri.

"È un fatto positivo come gli spazi della struttura: 3 aule da 250 posti l’una. Questo rappresenta un significativo miglioramento per la qualità della didattica e della vita degli studenti – il benvenuto del rettore Giorgio Calcagnini –. È previsto un secondo progetto, il piano superiore. Le aule saranno più piccole per ospitare, probabilmente, anche spazi per i docenti. Sarà realizzato con l’approvazione del Piano Particolareggiato. Poi toccherà alle nuove palestre, “Buca 1“ e “Buca 2“".

Infatti attualmente, queste, sono ospitate nei “palloni“, le tenso-strutture quindi scompariranno. Lì sorgerà uno studentato dove sul lato esterno, sulla strada, ci sarà spazio per le attività commerciali. La prima parte del Polo didattico Petriccio è stata realizzata in pochi mesi, i primi lavori sono iniziati a febbraio grazie "ad una determinazione dell’Ateneo e alle capacità di progettazione del Politecnico di Milano e dei costruttori, l’avevamo chiesto per l’inizio del primo semestre, siamo in leggero ritardo ma ci sta anche viste le difficoltà nel reperire i materiali. Per quanto riguarda la Sogesta i lavori sono finiti a breve sarà inaugurata. In questi giorni si stanno completando i traslochi".

Quella del Petriccio è una zona collante per la città tra Piansevero e il centro storico e, grazie al nuovo Polo Didattico, sopratutto nei prossimi anni, vivrà una interessante espansione.

"È il primo passo nello sviluppo di questa zona, luogo che sarà ancora più centrale quando saranno costruite le nuove palestre e con i nuovi progetti, a partire dalla viabilità – prosegue il sindaco di Urbino, Maurizio Gambini –. Questa area era di proprietà di tre enti e un privato, nel tempo sono state fatte varianti. Come Comune abbiamo ceduto la nostra parte senza oneri per l’Ateneo ma permutando altri beni che sono funzionali allo sviluppo del nostro turismo: i casolari che erano di UniUrb diventeranno un albergo diffuso nel territorio. In questi anni ci siamo concentrati a sviluppare anche altri settori, come le attività industriali al di fuori della città ma nella sua vasta area territoriale".

"In queste aule c’è il massimo della tecnologia e del confort, grazie a chi ha lavorato e creduto al progetto, facendolo in tempi celeri. È la dimostrazione che si può fare e che ci deve accompagnare anche nel futuro", ha concluso il direttore generale dell’Ateneo, Alessandro Perfetto.

Francesco Pierucci