Pesaro, 21 maggio 2020 - Oggi è la giornata delle firme. Dalla mezzanotte di stasera 21 maggio 2020, i congiunti che vivono separati dal confine regionale tra Marche ed Emilia Romagna , potranno riabbracciarsi. Per farlo, però, sarà necessario portare con sé l’ autocertificazione che dichiari il legame affettivo. Infatti secondo gli accordi presi dai presidenti di Regione – Luca Ceriscioli e Stefano Bonaccini –, precisati e poi sottoscritti con protocolli d’intesa dai presidenti delle Province – Giuseppe Paolini e Riziero Santi – i residenti nelle due province di Pesaro Urbino e Rimini potranno raggiungersi se intercorre tra loro un rapporto di stabilità affettiva, parentela e affinità . Questa ragione si aggiunge alle altre tre, storiche del decreto governativo sugli spostamenti che permetteva di passare il confine regionale solo per lavoro, salute e assolute urgenze. Quindi si potrà varcare il confine regionale, restando nell’ambito delle due provincie solo per quattro motivi totali. Chi abita a Gabicce Mare non potrà andare dal suo barbiere o dal fornaio di fiducia se questi si trovano a Cattolica, per intenderci. Mentre potrà andare i tutti i Comuni della provincia di Rimini per andare a trovare i propri genitori, i parenti fino al sesto grado e la fidanzata.
Leggi anche Plasma iperimmune nelle Marche, il super sangue in cassaforte. Via ai prelievi In particolare nelle interpretazioni date dalla Presidenza del Consiglio per congiunti si intendono: i coniugi, i partner conviventi, i partner delle unioni civili, le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo, nonché i parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro) e gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge).
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