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Pesaro, Protesta contro il trasferimento di Ematologia e Centro Trapianti

L'ospedale di Pesaro rischia di perdere una delle sue specialità più blasonate, l'Ematologia con il suo Centro Trapianti, a causa di un possibile trasferimento senza adeguati investimenti. Ciò metterebbe a rischio l'eccellenza raggiunta negli anni e costringerebbe i malati ai "viaggi della speranza".

Pesaro, Protesta contro il trasferimento di Ematologia e Centro Trapianti

Si è appena spenta la polemica sollevata dall’ipotesi di spostare i reparti di Pediatria e Ginecologia al Santa Croce di Fano, che già si profila una nuova protesta. Al centro dello scontro questa volta potrebbe finire una delle specialità più “blasonate” dell’ospedale di Pesaro che negli anni si è guadagnata prestigio e riconoscimenti. Stiamo parlando di Ematologia, con l’annesso Centro Trapianti, che dal secondo piano della palazzina di Muraglia potrebbe essere trasferita alla palazzina F di piazzale Cinelli. E tutto per far posto al cantiere del nuovo ospedale di cui però non sono ancora chiare le tempistiche di realizzazione.

A preoccupare non è tanto il trasferimento di letti, medici e pazienti, quanto piuttosto lo spostamento dell’attività legata ai trapianti che avverrebbe senza alcun significativo investimento destinato all’adeguamento dei locali. Una situazione che potrebbe costringere i medici a interrompere questo tipo di attività per questioni di sicurezza, dirottando altrove i malati che così sarebbero costretti a intraprendere i tristemente noti “viaggi della speranza” verso Ancona o verso gli ospedali fuori regione.

Non secondario inoltre è il fatto che, non più tardi di due mesi fa, sia stato confermato l’accreditamento del Centro trapianti. Il rinnovo, attribuito dall’organismo tecnico-scientifico preposto al coordinamento della Rete nazionale trapianti del Ministero della Salute e dall’Ente europeo trapianti, riconosce quanto stabilito dalla procedura operativa GitmoCntCns - Programmi Trapianto. Si tratta di una certificazione quantitativa e qualitativa relativa alle attività svolte a Muraglia i cui dati sono costantemente monitorati a livello nazionale. Del resto, il reparto è sempre stato un punto di riferimento nel panorama nazionale e internazionale, essendo uno dei primi centri di trapianto di midollo osseo ad essere stato aperto in Italia.

Ha iniziato la sua attivita’ negli anni 70 sotto la guida del professor Guido Lucarelli, diventando riferimento mondiale per il trapianto allogenico, ed ha proseguito la sua attività raggiungendo l’eccellenza anche per il trapianto autologo sotto la guida del dottor Visani, che lo dirige dal 2001. Esegue circa 50 trapianti all’anno, e ne ha effettuati tremila da quando ha aperto. E’ destinato a crescere ancora grazie all’inizio delle terapie cellulari come le Car-T , previsto per il 2024. Un’eccellenza che andrebbe protetta e potenziata, ma che ora è messa in pericolo dal ’domino’ degli spostamenti.