Pesaro, 5 marzo 2020 - Primi politici in quarantena. L’assessore all’Urbanistica Andrea Nobili e il consigliere comunale Andrea Marchionni (Lega) non possono lasciare le loro case per qualche giorno. Entrambi, infatti, sono stati a contatto con persone risultate positive al coronavirus. Una quarantena in via precauzionale, perché nessuno dei due ha sintomi che possano fare temere un contagio. tant’è che nessuno dei due è stato sottoposto a tampone. Intanto, però, dopo questi primi due casi, in Comune stanno valutando di tenere a porte chiuse il consiglio comunale di lunedì prossimo, ipotesi che fino a ieri era stata rifiutata dal presidente Marco Perugini.
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L’assessore Nobili è bloccato in casa fino a mercoledì prossimo: "Mi è arrivata oggi (ieri per chi legge, ndr) una comunicazione dell’Asur per avvisarmi che sono stato in contatto con una persona risultata positiva al coronavirus e che quindi devo stare in quarantena fino all’11 marzo". La prassi prevede che il possibile contagiato debba stare in solitudine nei 14 giorni successivi al contatto, ovvero il tempo necessario all’emergere dei sintomi. Il che vuol dire che Nobili ha frenquentato la persona risultata positiva lo scorso mercoledì. "Ma sto bene, non ho alcun sintomo del coronavirus, sono bloccato in casa solo in via precauzionale", riferisce. In questi giorni deve evitare tutti i contatti con l’esterno e ridurre al massimo anche quelli con i familiari: "Lavoro in casa con il computer e il cellulare", commenta.
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Stessa situazione per il consigliere Andrea Marchionni, che però ha quasi concluso il suo isolamento forzato: "Sono in quarantena da venerdì scorso – riferisce –. Quel giorno mi ha avvisato prima la persona risultata positiva con cui sono stato in contatto, che tra l’altro ha a sua volta dei sintomi molto blandi, solo un po’ di tosse. Dopo la sua chiamata, mi è arrivata la comunicazione dell’Asur che mi ha intimato di non muovermi di casa. Devo stare chiuso in quarantena fino al 9 (lunedì, ndr)". Paura? "No – risponde –, non ho alcun sintomo, quindi ormai, a dieci giorni di distanza, penso di essere fuori pericolo. E comunque sono in forma, per fortuna. Gli unici timori sono per i parenti più avanti con gli anni. La quarantena è una misura drastica, ma necessaria per evitare picchi di contagio – ammette il consigliere –, perché eventuali concentrazioni di persone ammalate in contemporanea creerebbero grosse difficoltà alle strutture sanitarie".