ALESSANDRO MAZZANTI
Cronaca

Ardian pendolare in bicicletta a Pesaro: 50 km al giorno per coprire il tragitto casa lavoro

Il 50enne faceva l’autista, ha la patente sospesa 8 mesi: ogni giorno si sveglia alle 2 di notte, va da Rio Salso fino a Villa Fastiggi, poi a pulire le spiagge a Gabicce

La vita di Ardian. A sinistra a lavoro in spiaggia a Gabicce, fino alle prime ore del mattino. A destra lui che timbra a lavoro finito

La vita di Ardian. A sinistra a lavoro in spiaggia a Gabicce, fino alle prime ore del mattino. A destra lui che timbra a lavoro finito

Pesaro, 13 luglio 2023 – È lui il primo a dirlo: "Chi sbaglia paga, è giusto". E così Ardian Gjiata, 50 anni compiuti lo scorso marzo, albanese, in Italia da circa 30 anni, residente da sette a Rio Salso, ogni notte si alza alle due, percorre con la bici elettrica che gli ha prestato l’amica Tatiana i 25 chilometri che separano Rio Salso da Villa Fastiggi (altri 25 a tornare), per arrivare all’’Egea ambiente’, l’azienda dove lavora (con contratto che gli scade a settembre), dal 26 maggio scorso.

Con la bici, perché Ardian ha la patente sospesa, ancora per 8 mesi, dal giugno scorso. Ha un’esperienza ultraventennale come autista di Tir (è titolare di patente CE, con cui ha girato mezza Europa), nel 2019 però fa un incidente in automobile, a 50 metri da casa sua, gli fanno l’alcol test e risulta positivo: "Due birre", dice Ardian, "ma sono quelle che mi hanno rovinato, anche se con il camion in 20 anni non avevo fatto neanche un graffio". Ardian va a processo, ricorsi vari, Appello, infine la condanna: 12 mesi di patente sospesa. Quattro senza la patente li ha già fatti. Gliene mancano altri 8.

Quindi, eccoci all’autista che dal Tir passa alla bici elettrica. La sua vecchia Audi (420mila chilometri) senza patente è inutilizzabile, idem la sua Vespa (non può guidare neanche ciclomotori), lui ogni notte si sveglia alle 2, e inforca la bici, poi dritto verso Villa Fastiggi. Un’ora e venti di pedalata assistita, e non è mai una passeggiata.

Prima tappa, verso le 2.20, al bar Titilla di Montecchio, via Giacometti, dove fa colazione. Lì è sempre aperto. Latte e un croissant. Si rimette in sella, per fare 25 chilometri tosti. Strade buie. Condizioni meteo a volte ostili: dalla pioggia, al vento, "arrivo a Villa Fastiggi sempre completamente sudato", dice. "La notte scorsa – raccontava ieri Ardian – tra Rio Salso e Case Bernardi una Bmw ha invaso la mia corsia, all’improvviso. Forse l’autista era ubriaco, non so. Mi sono fermato e ho chiamato i carabinieri. Solo che avevo troppa paura, così ho svegliato un mio amico, e mi ha portato lui al lavoro, io ho legato la bici al Titilla. Ma spesso è così. Passo da strade buie, e quell’ora gli autisti neanche ti vedono…".

Poi la bici, non è che funziona sempre. Giorni fa, alle 2, fa per prenderla: ruota dietro completamente bloccata. "Non sapevo come fare, ma dovevo andare al lavoro, mi sono messo a pregare. Erano le 2.10 di notte. Passa un 40enne del posto, Enrik, è un informatico, mi dice che era uscito a fare una passeggiata perché non riusciva a dormire. Lui mi aiuta ma non riusciamo a ripararla. Mi dice: ‘Ti accompagno io a Pesaro’. Gli ho dato le chiavi della mia macchina, mi ha accompagnato a Villa Fastiggi ed è tornato indietro. Quando sono tornato ho portato la bici ad aggiustare".

Alle 3.20, all’arrivo a Villa Fastiggi, Ardian si cambia i vestiti sudati ("la bici è elettrica, ma bisogna anche pedalare"), alle 3,45 timbra. Mette in moto i mezzi, e li fa trovare pronti ai colleghi. Lui e il collega Giovanni partono per Gabicce. Arriva alle 4.15, prima dell’alba: "Puliamo le spiagge libere, i mucchi di scarti che accumulano i bagnini, poi i cestini lungo l’arenile. Lavoro fino alle 10, i bagnanti devono trovare la spiaggia pulita e ordinata". A cose finite, ripartenza per Villa Fastiggi. Ardian riprende la bici che ha messo sotto carico all’arrivo, punta verso casa, si ferma a comprare qualcosa per il pranzo. A casa arriva intorno alle 11. Mangia qualcosa e si mette a dormire.

Fino a quando questa vita? "Ho il contratto fino al 31 settembre, ma l’azienda mi ha detto che ha molto bisogno di autisti, io sono un autista, solo che ho la patente sospesa. E non so cosa deciderà per me l’azienda dopo il 31 settembre. Forse mi fanno fare il pedaliere, quello che sta dietro il camion che si porta via l’immondizia. Un mio amico avvocato sta facendo una richiesta alla Prefettura per farmi guidare almeno nel tragitto casa lavoro e viceversa, per me sarebbe un miracolo. Io non ho più bevuto, ho fatto le analisi, ho pagato tutte le multe che dovevo pagare, ed ora sono qui. Ho un giorno di riposo ogni due settimane, sono in affitto in una mansarda a Rio Salso. Non riesco a trovare case in affitto a Pesaro. Però devo dire che tutti mi stanno aiutando, dai capi della mia azienda, l’Egea, fino alla gente di Rio Salso. Sono loro la mia forza, è grazie a loro che vado avanti. Perché io sono contento di lavorare. La patente me la ridanno nel febbraio 2024. Se non cambiano le cose, fino ad allora devo pedalare".