ANTONELLA MARCHIONNI
Cronaca

Pedoni sempre in pericolo. Reportage da via Mirabelli. Una strettoia-trappola

Lettore denuncia la scarsa sicurezza per chi va a piedi verso il cimitero "C’è uno spazio abbandonato che sarebbe sufficiente per fare un marciapiede".

Pedoni sempre in pericolo. Reportage da via Mirabelli. Una strettoia-trappola

Pedoni sempre in pericolo. Reportage da via Mirabelli. Una strettoia-trappola

"Questa via è un percorso a ostacoli per i pedoni. Raggiungere il cimitero centrale attraversando a piedi via Mirabelli è troppo pericoloso, chiedo sicurezza". E’ l’appello lanciato da Franco Bartocetti, "pedone reporter", che ha inviato al Carlino la propria inchiesta sulla possibilità di percorrere a piedi la via che costeggia il cimitero centrale. Via Mirabelli è una zona di transito pedonale non solo per coloro che frequentano il cimitero centrale ma anche per chi vuole raggiungere a piedi il mercato settimanale.

Franco Bartocetti ha attraversato il difficoltoso percorso che conduce al cimitero corredando il proprio reportage con foto molto dettagliate che rappresentano l’oggettiva pericolosità di quel tratto. "La via costeggia il muro di cinta del cimitero e – sottolinea Franco Bartocetti -, forse per consentire uno striminzito ’passaggio pedonale’, è stata fatta la segnaletica orizzontale come per indicare "qui puoi procedere a piedi (ma, a tuo rischio e pericolo). Dall’altro lato, c’è il canale Genica che, dal parcheggio San Decenzio, è affiancato da un passaggio pedonale in cemento abbastanza rialzato che, improvvisamente, si interrompe per la presenza di grossi pini tra il canale e la sede stradale. Il tutto contribuisce a restringere la sede stradale che viene anche danneggiata dalle radici che rigonfiano l’asfalto rendendolo impercorribile dalle biciclette. Chi non ha intenzione di andare a fare una visita al cimitero, andando verso il mare o tornando per andare verso via Belgioioso, è costretto a percorrere questo tratto che, nell’insieme, è estremamente pericoloso. Si può notare che, dove si interrompe il marciapiede rialzato, per proseguire sempre sul lato sinistro direzione mare, dietro il filare dei pini, c’è uno spazio abbandonato a sé stesso, che sarebbe sufficiente per ottenere una ciclo-pedonale evitando di percorrere la sede stradale. Una parte sarebbe già disponibile. La sicurezza potrebbe essere guadagnata e garantita lasciando spazio ai veicoli che potrebbero percorrere la strada senza "impicci" di pedoni e ciclisti. È vero che tutto ha un ’costo’, ma quanto costerebbe un qualsiasi possibile incidente? Che valore avrebbe la garanzia di sicurezza offerta a chiunque necessiti di passare di lì?". L’"inchiesta" del cittadino reporter Franco Bartocetti può essere uno spunto, anche per altri pesaresi, inviarci le proprie segnalazioni, corredate da un contributo fotografico, per mettere a conoscenza di situazioni di pericolo o per proporre miglioramenti.