Il Pd a Urbino resiste. L’opera che sta portando avanti il segretario a Giorgio Ubaldi convince e anche i numeri sembrano dare ragione ad una visione che si starebbe stabilizzando.
"Siamo arrivati a 225 iscritti, quindi possiamo dire che il Pd di Urbino, nel 2024, conta 54 iscritti in più. Direi un ottimo risultato".
Soddisfatto nonostante le elezioni perse?
"Tutto il lavoro fatto in campagna elettorale, al di là del risultato, ha prodotto un movimento importante e che ha ridato vigore alla sinistra. C’è entusiasmo. Sono nate le associazioni delle donne e quella de “La città che verrà“. Sono tanti i giovani attivi che si sono avvicinati. Siamo un partito nuovo, libero da personaggi ingombranti e discutibili, libero di discutere, pensare, prendere decisioni senza dover rispondere a logiche personali che dà risposte al territorio".
Solo merito della campagna elettorale?
"In questo ultimo anno ci siamo organizzati e continuiamo a farlo. Abbiamo rimesso in fila le priorità e negli ultimi due mesi abbiamo potenziato il partito con il tesseramento".
Temi e obiettivi per il 2025?
"Capire il ruolo della città nel futuro. Sicuramente la lotta all’isolamento perché Urbino continua a stare ai margini. Lo abbiamo visto anche con la settimana della cultura: iniziative interessanti ma poco partecipate. Rimane l’amarezza di non aver partecipato con Pesaro che poteva essere una grande occasione, dimostrando che la vera capitale era Urbino".
Al tempo della Capitale europea della cultura al governo della città però c’eravate voi, quando la candidatura sfumò.
"Infatti vinse Matera per il 2019. Il loro progetto era migliore, ci abbiamo provato. Sì poteva ripartire da quella esperienza con Pesaro, come per Brescia - Bergamo, ma ci siamo defilati come città. Pesaro ha avuto un gran risultato che poteva essere nostro".
Quindi lei appoggia il progetto di Spacca e Norcia?
"Anche adesso andiamo a rimorchio anziché essere protagonisti. Sia con il progetto di candidatura Pesaro 2033 che con Civitas, quando potremmo trainare. Non ci crediamo abbastanza ma la cultura funziona, basta vedere la mostra dedicata a Barocci a Palazzo Ducale".
Come sono i rapporti con il Pd di Pesaro, Vallefoglia e Fano dopo le ultime sulla ferrovia?
"Buoni, non ci sono fratture con nessuno. Sulla storia della ferrovia le barzellette devono finire. Lo studio al Ministero non c’è, qualcuno l’ha visto?".
Francesco Pierucci