Sandrina Maggioli è la nuova segretaria del circolo Pd di Cagli. L’ha eletta l’Assemblea degli iscritti, che ha anche nominato i componenti del Direttivo e della Commissione di Garanzia. Nata a Cagli nel 1953, Sandrina Maggioli, dopo aver avuto un’esperienza come docente presso l’Istituto d’arte di Cagli ha svolto per 42 anni l’attività di insegnamento al liceo Artistico B.di Betto di Perugia, dove ha ricoperto la cattedra di Design del Tessuto, della Moda e del Costume. In pensione dal 2018 e fortemente legata al territorio di origine, a Cagli ha contribuito a fondare e promuovere l’associazione a fini artistici "LapisARTE" nella quale ricopre il ruolo di Presidente.
Esperta nel settore della costumistica sia teatrale che rievocativa, segue da diversi anni i costumi e le scenografie del Corteo rinascimentale del Palio dell’Oca città di Cagli. "Apriremo subito" ha dichiarato Sandrina Maggioli "un confronto con la città e il suo territorio in vista delle prossime elezioni comunali. In questi anni, dopo aver promesso trasparenza e condivisone, l’attuale Amministrazione Comunale ha preso le sue decisioni senza coinvolgere nessuno ed informando i cagliesi solo a cose fatte. Abbiamo appreso, senza un confronto pubblico, che era stato deciso di costruire fuori dal centro storico la nuova sede della scuola media e l’ospedale di comunità. Ci siamo visti imporre un Piano Parcheggi che ha cancellato tutti gli stalli gratuiti dentro Cagli e non abbiamo ancora capito quali sono i vantaggi per i cittadini e per il Comune. Il Pd organizzerà iniziative e dibattiti pubblici su alcuni temi particolarmente sentiti dai cagliesi e ancora irrisolti. Fondamentale per lo sviluppo del nostro territorio, che sta subendo un crescente isolamento, è la questione viabilità. In particolare quella verso l’Umbria e Roma, che ha visto la chiusura per lavori della Flaminia, il taglio delle fermate ferroviarie a Fossato di Vico e la soppressione del pullman che collegava Urbino con la capitale. In calendario anche incontri sul post alluvione. A un anno da quel tragico giorno di settembre devono ancora essere smaltiti i detriti portati dal fiume e ricostruiti i collettori, con le fogne che sono a cielo aperto da allora. Inoltre la scuola con il pericolo di perdere l’autonomia dei nostri istituti. Infine la sanità, con il Celli che non ha ottenuto la deroga come ospedale in area disagiata, a differenza di Cingoli e rischia di perdere anche i servizi garantiti dal Santo Stefano, se non verrà garantito il miglioramento sismico della struttura."