ROBERTO DAMIANI
Cronaca

Partorisce bambina e la lascia in reparto a Pesaro

E’ accaduto nei giorni scorsi nel reparto di Ostericia del San Salvatore. Massimo riserbo sull’identità, sia della madre che della minore. La piccola sarà affidata ai Servizi sociali per una futura adozione

Partorisce una bambina e la lascia in reparto a Pesaro

Pesaro, 7 settembre 2023 – Una bambina è stata partorita qualche giorno fa nel reparto di Ostetricia di Pesaro ma la madre si è rifiutata di riconoscerla, lasciandola ai sanitari ed andandosene per sempre. E’ un suo diritto e la bimba, che sta benissimo, è stata affidata per ora al reparto di Pediatria mentre da un punto di vista legale, sarà il tribunale dei minori di Ancona e i servizi sociali del comune di Pesaro a dover trovare una famiglia a cui affidare la neonata.

Il primo compito però è stato quello di darle un nome e a questo ci ha pensato l’ufficio di Stato civile del comune di Pesaro che per legge ha il compito di rispondere a questa incombenza. Non è noto il nome (il cognome ovviamente rimarrà valido fino all’adozione definitiva). La legge in merito è chiara: "Quando si tratta di bambini di cui non sono conosciuti i genitori, l’ufficiale dello stato civile impone ad essi il nome ed il cognome. L’ufficiale dello stato civile accerta la verità della nascita attraverso l’attestazione o la dichiarazione sostitutiva. Nell’atto di nascita si fa menzione del modo di accertamento della nascita". Ed è quello che è stato fatto.

Sono molto rari i casi , almeno al San Salvatore, di partorienti che al momento della nascita del loro bambino esercitano il diritto di non riconoscere il figlio. In quel caso, la dichiarazione di nascita è fatta dal medico o dall’ostetrica. Nell’atto di nascita del bambino deve essere scritto “nato da donna che non consente di essere nominata”. Questo diritto all’anonimato per la mamma biologica varrà per sempre.