Fano aspira a diventare capitale dei brodetti marchigiani. Brodetti al plurale, perché nelle Marche ce ne sono diverse versioni, e il Brodetto Fest – al Lido dall’1 al 4 giugno la 21a edizione – è ormai maggiorenne per diventare l’elemento di punta e trainante della gastronomia marinara della regione. Tutti d’accordo, ieri mattina al ristorante "La Liscia da mr Ori" per presentare il programma, dopo che il brodetto fanese ha assunto le vesti di ambasciatore a livello internazionale grazie alle sue missioni quest’anno al SeaFood di Barcellona e a Londra. L’assessore al turismo Etienn Lucarelli (il sindaco Seri è all’estero) ha ritenuto che questa manifestazione è così attrattiva che può aiutare Fano a destagionalizzare, mentre Pier Stefano Fiorelli, presidente provinciale Confesercenti che organizza l’evento, ha riconfermato questa valenza in virtù di uno studio dell’Università di Urbino che ha calcolato l’impatto economico che il Brodetto Fest produce. La scelta di farlo a giugno, oltre che ravvivare la bassa stagione, è funzione anche ad una maggiore disponibilità di pesce perché si vuole offrire un prodotto tipico in tutti i suoi elementi a partire proprio dal pescato.
Mentre Alberto Mazzoni, direttore Istituto marchigiano tutela vini, in collegamento video da Piazza di Spagna a Roma, ha sottolineato come ormai l’abbinamento vino marchigiano e brodetto sia un binomio irrinunciabile, l’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Maria Antonini ha ricordato come questo prodotto tipico valorizzi un territorio: "il brodetto è sintesi di una tradizione marinara e del pescato da preservare per il potenziale che rappresenta". Nubi sulla pesca ha invece sparso l’on. Mirco Carloni il quale ha sottolineato come sia necessario evitare che l’Unione Europea proceda ad una riduzione del sistema pesca mediante cancellazione degli aiuti con la scusa dei cambiamenti climatici. Una battaglia per evitare che finisca pure la pesca a strascico, condivisa da Tommaso Di Santi della Camera di Commercio. E veniamo al programma. Che ricalca il cliché degli anni scorsi con le sfide fra i brodetti italiani, il cooking show degli chef Giuseppe Mancino (2 stelle Michelin), Francesca Marsetti e Giorgione, lo "Spazio vongole", il Brodetto&Kids, lo street food, il Brodetto Boat e quello con la pizza, infine i talk show con visi noti in tv, da Roberto Giacobbo ad Alex Belli, da Paolo Marchi a Peppe Vessicchio, condotti da Marco Ardemagni e Paolo Notari. Senza trascurare che domenica 4 giugno potrebbe chiudere il Festival il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, invitato al convegno sul futuro della pesca in Italia.
Silvano Clappis