ANTONELLA MARCHIONNI
Cronaca

Palio, addio ai bracieri. Si correrà alla Rocca ma non si sa con cosa. Organizzano le Proloco

Il nuovo corso deciso dal Comune. Matteo Martinelli, presidente Unpli: "Non ha senso usarli, sarebbe prendere in giro chi ha gestito prima"

L’edizione del 2024 del Palio dei Bracieri, due corridori in azione

L’edizione del 2024 del Palio dei Bracieri, due corridori in azione

Pesaro, 9 aprile 2025 – Non resta acceso neanche il braciere, del Palio dei bracieri. Gli sfidanti dei quartieri di Pesaro che dall’1 al 3 agosto si daranno battaglia nel fossato di Rocca Costanza per la prima edizione del "Palio di Pesaro" correranno verosimilmente con qualcosa in mano ma "non sarà il braciere, non avrebbe senso, sarebbe una presa in giro nei confronti di chi ha organizzato precedentemente la manifestazione". È quanto ci anticipa il piobbichese Matteo Martinelli, presidente provinciale dell’Unione Nazionale delle Proloco (Unpli) che ha ricevuto da parte del Comune l’incarico di organizzare il "Palio di Pesaro".

Ad annunciare il cambio al vertice sono il sindaco Andrea Biancani e l’assessore alla cultura Daniele Vimini. "Quest’anno l’organizzazione di tutto l’evento sarà in mano alla sezione Pesaro e Urbino dell’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia (Unpli) – si legge in una nota -. Tante novità si attendono per l’evento che vedrà la presenza di quasi tutte le contrade". La nota, tuttavia, non specifica quali saranno le contrade (‘quasi tutte’) a non scendere nel fossato né la novità iconograficamente più rilevante, e cioè la rottamazione dei bracieri. È come se, da un anno all’altro, il Palio di Siena non venisse più corso con i cavalli e i tre giri di piazza del Campo venissero fatti con i go-kart. I senesi non la prenderebbero bene.

Ma Pesaro non è Siena e ai bracieri forse si può facilmente rinunciare soprattutto dopo i recenti avvenimenti che hanno portato il sindaco Andrea Biancani ad optare per un prudenziale cambio di nome al palio dei bracieri nel più ecumenico ‘palio di Pesaro’. Una scelta per certi versi obbligata visto che l’inchiesta giornalistica denominata ‘Affidopoli’ e l’apertura di un fascicolo penale per concorso in corruzione da parte della Procura di Pesaro su cui sta indagando la squadra mobile della polizia e la guardia di Finanza hanno permesso al sindaco Biancani di scoprire che il nome e il logo del Palio dei bracieri erano stati depositati a nome proprio da Massimiliano Santini. L’utilizzo del brand avrebbe significato pagare delle salate royalties al proprietario.

Via il braciere, quindi, e via il dolore. Da quest’anno la gestione passa dalle mani di Stefano Esposto, presidente dell’associazione "Opera maestra", a quelle della Proloco. "Siamo contenti che le contrade, dopo diversi incontri, abbiano individuato un soggetto che ha tutte le carte in regola per mettere in atto un’ottima organizzazione – commentano Biancani e Vimini -, attivare nuove collaborazioni e opportunità per far crescere il palio della città di Pesaro. Come amministrazione siamo fiduciosi che Unpli e contrade organizzeranno l’evento al meglio, nel massimo rispetto della sicurezza e della trasparenza. Con questi obiettivi, abbiamo deciso di contribuire alla realizzazione del Palio di Pesaro con 30mila euro". Un budget ridotto quasi la metà rispetto a quello inizialmente destinato l’anno scorso.

Dopo l’inizio della nostra inchiesta era infatti arrivata la sforbiciata della delibera di giunta n. 170 del 18 luglio 2024 che aveva, come oggetto, "Indirizzi per la realizzazione delle iniziative turistiche e culturali della città di Pesaro". Il motivo dichiarato erano "i tagli effettuati dal Governo". Comunque sia per il Palio dei Bracieri si passava da 50mila a 40mila "mantenendo l’organizzazione dell’iniziativa stessa in capo al soggetto che in questi anni ne ha curato la realizzazione".