Palazzi Mazzolari-Mosca e Almerici La doppietta della ditta Lancia
L’uno due della ditta Lancia è di quelli da sottolineare. Da una parte l’alleanza creata dalla ditta pesarese per partecipare e vincere l’appalto di ristrutturazione e restauro del Palazzo Mazzolari Mosca. Dall’altra la vittoria in solitudine per l’appalto dei lavori di ristrutturazione e restauro del Palazzo Almerici, sede della Biblioteca Oliverianana.
Andiamo per ordine. Per palazzo Mazzolari Mosca l’importo della gara d’appalto era di 8.630.000 euro. Si trata del primo progetto integrato in città, dove la ditta aggiudicataria dell’appalto dovrà farà la progettazione definitiva ed esecutiva e poi eseguirà i lavori. Il cronoprogramma prevede l’avvio della progettazione a settembre 2023 e l’avvio dei lavori ad aprile 2024. Trattandosi di fondi Pnrr la data termine dei lavori è marzo 2026. L’Ati creata dalla ditta di Mauro Lancia (mandatario) ha offerto un ribasso dell’11% e il raggruppamento temporaneo era composto anche dallo studio Paci Beta di Pesaro, da Aplomb srl di Ancona, da Antinori Alberto di Colli al Metauro, da Ferruccio Fabiano di Roma e Pirocchi Maurizio Sabatino di Pineto. "Il palazzo Mazzolari Mosca è tra gli edifici più maestosi e raffinati dei simboli della cultura di Pesaro, che sarà oggetto di una riqualificazione strutturale e impiantistica e di lavori di restauro degli affreschi. Lavorazioni che permetteranno – dice l’assessore al Fare Riccardo Pozzi – all’imponente complesso di rispondere in maniera efficiente e funzionale alle rinnovate funzioni che ricoprirà". "Tra le quali è previsto il Museo Vangi – aggiunge il vice sindaco Daniele Vimini – che sarà ospitato al piano terra, grazie anche al coinvolgimento dell’architetto Mario Botta, amico del Maestro Giuliano Vangi".
L’intervento di riqualificazione e ristrutturazione a Palazzo Almerici vale un importo di 3,5 milioni di euro con un ribasso del 5%. La data di avvio cantiere del cantiere è ottobre 2023, mentre il termine dei lavori è revisto a marzo 2026. Il progetto prevede la riqualificazione edile di parte dell’edificio che ospita Biblioteca e Museo Oliveriano. Poi interventi strutturali, di finitura ed efficientamento energetico. "I due contenitori sono di grande importanza per la città, la cui rigenerazione – sottolinea Riccardo Pozzi – prevede anche una riqualificazione di aree pubbliche. Gli interventi, trascineranno anche quelli dei privati. I due interventi appartengono entrambi al filone di finanziamento “Rigenerazione urbana“ che, come tutti i bandi del Pnrr, prescriveva tempistiche stringenti per la progettazione e l’aggiudicazione: la data dell’incarico er il del 30 luglio. Se non l’avessimo rispettata avremmo perso i contributi".
Luigi Luminati