REDAZIONE PESARO

Colto da overdose in casa, task force per salvarlo

Villa Ceccolini a Pesaro, il dramma di un 30enne che non rispondeva ai parenti. Fatto uscire dal terrazzo e soccorso con una barella agganciata all’autoscala

I pompieri hanno dovuto usare un’autoscala a Villa Ceccolini

I pompieri hanno dovuto usare un’autoscala a Villa Ceccolini

Pesaro, 30 gennaio 2025 – A Pesaro la partita di droga si fa pesante nel senso letterale del termine. Se ne sono accorti ieri carabinieri e vigili del fuoco che sono dovuti intervenire, assieme al personale del 118, per un soccorso non semplice nei confronti di un trentenne vittima di un grave malore dovuto probabilmente all’assunzione di droga pesante, appunto, e tagliata male. Una overdose, pare di eroina.

Un intervento drammatico e niente affatto semplice, poco prima dell’ alba. L’allarme è scattato attorno alle 5.45 del mattino. Una chiamata proveniente da una abitazione di una via di Villa Ceccolini.

I familiari di un uomo che vive da solo al secondo piano di un immobile e non rispondeva alle loro chiamate si sono preoccupati allertando i soccorsi. Una volta entrati in casa, il giovane è stato trovato in condizioni preoccupanti sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Sul posto carabinieri, vigili del fuoco e personale del 118 che hanno prestato all’uomo le prime cure del caso per scongiurare il peggio. Ma non è stato facile aiutare la vittima del malore.

A causa del poco spazio, si è poi posto infatti il problema di come farlo uscire dell’appartamento per il trasporto in ospedale ed alla fine i vigili del fuoco hanno dovuto fare ricorso all’autoscala, alla quale è stata agganciata la barella.

Una volta fatto uscire da un terrazzino sul tetto, il trentenne è stato calato in strada ed affidato ai sanitari che lo hanno trasportato in condizioni serie al pronto soccorso di Pesaro. Nel frattempo il traffico sulla via principale della frazione di Villa Ceccolini è stato bloccato per permettere le manovre dell’autogrù in sicurezza. Il giovane è stato trasportato al San Salvatore in gravi condizioni, ma non risulterebbe in pericolo di vita. Un episodio inquietante che confermerebbe l’ipotesi che a Pesaro e in provincia ci sia in circolazione una partita di droga tagliata con sostanze molto pericolose. Ora gli inquirenti cercheranno di capire chi ha fornito al trentenne la partita di droga che poteva essere letale, e se lo spaccio è in qualche modo legato a ciò che sta avvenendo da anni al Parco Miralfiore. Il quale è diventato un supermercato a cielo aperto di sostanze stupefacenti, gestito da giovani di colore e a cui accedono “clienti” di tutte le tasche, perfino operai, autisti, disoccupati, e di ogni età e provenienza. Il tutto nonostante l’impegno delle forze dell’ordine che però senza certezza della pena poco riescono a fare. Non ha sortito gli effetti sperati nemmeno il disboscamento della porzione di parco tra le vie Cimarosa e Ponchielli, area ancora frequentata da spacciatori e assuntori ed evitata dalla gente. Lo spaccio si sta allargando anche all’area del parco adiacente alla ferrovia, più protetta dalla vegetazione. Nelle ultime settimane una ragazza di Osteria Nuova era finita in rianimazione per overdose ed episodi simili si erano verificati a Fano e Marotta.

d.e.