BENEDETTA IACOMUCCI
Cronaca

Ospedale di Muraglia. Spunta un ricorso al Tar. Niente firma sul contratto

L’esito della gara per la progettazione impugnato dal secondo classificato. L’assessore Baldelli: "Noi pronti a procedere". Ma il Pd: "Si naviga a vista".

Ospedale di Muraglia. Spunta un ricorso al Tar. Niente firma sul contratto

L’assessore Francesco Baldelli con i tecnici durante un sopralluogo a Muraglia

Il nuovo ospedale di Muraglia appeso a un ricorso. E’ quello presentato al Tar da uno degli studi di progettazione che avevano partecipato al bando di gara, classificandosi al secondo posto. Un imprevisto che sta bloccando il complesso iter, che si gioca non solo al Tar ma anche al ministero. E’ quanto emerso ieri in Consiglio regionale, nel corso del quale l’assessore all’Edilizia ospedaliera Francesco Baldelli ha risposto a un’interrogazione del Pd che chiedeva conto del cronoprogramma sul nuovo ospedale, esprimendo più di un dubbio sul fatto che i tempi previsti possano essere rispettati.

L’assessore Baldelli ha ricostruito l’iter: "Lo scorso giugno – ha detto – il dirigente Suam ha aggiudicato la procedura per l’affidamento della progettazione nuovo ospedale di Pesaro". Si tratta della gara da 18 milioni di euro vinta – con un ribasso del 35,88% sull’importo a base – da un raggruppamento di professionisti composto da Sd Partners, Politecna Europa, Studio Paci Beta (Pesaro), Architetto Piscitelli associati (Ancona), Adarte, Agro Service. Dopodiché "la giunta – ha proseguto Baldelli – ha dato l’ok allo schema di accordo di programma con il ministero della Salute e quello dell’Economia e finanze. Al momento la procedura presso il Nucleo di valutazione e verifica del Ministero della Salute è in corso di definitiva approvazione. Dunque la Regione – ha concluso Baldelli – è pronta a procedere con l’avvio delle lavorazioni e attende solo l’esito del ricorso davanti al Tar promosso dal secondo classificato avverso la procedura di gara della stazione appaltante".

Una ricostruzione che non ha tranquillizzato l’opposizione: "Cosa accadrebbe se questo parere del Nucleo di valutazione non fosse totalmente favorevole – si è chiesta Micaela Vitri (Pd) –? E poi, dato il ricorso che blocca l’appalto, quanto rimarrà impantanata la situazione? E se il secondo vincesse il ricorso? Mi chiedo come sia possibile che la Regione mantenga il cronoprogramma annunciato, ovvero l’inizio dei lavori entro dicembre 2024. Ammetta di essere in ritardo e di navigare a vista". Il parere del Nucleo di valutazione del ministero è fondamentale dato che circa l’88,4% degli oltre 204 milioni necessari per realizzare l’opera provengono proprio da risorse statali.

Solleva un altro punto il consigliere Dem Renato Claudio Minardi: "Se per via del ricorso la Regione non ha potuto firmare il contratto con i vincitori del bando, al ministero che cosa hanno mandato? Come è possibile che il ministero si esprima se chi ha realizzato il progetto non ha ancora avuto formalmente l’incarico?" Tutte domande che secondo l’opposizione non possono che tradursi in un inevitabile allungamento dei tempi, benché la decisione del Tar sia data per imminente.