di Benedetta Iacomucci
Rimarrà in piedi soltanto la cosiddetta ’Palazzina Solazzi’, quella che ospita, tra l’altro, la Radioterapia. Tutto il resto, nell’area dell’ospedale di Muraglia, sarà demolito per far posto al nuovo presidio da circa 400 posti e 210 milioni di euro voluto dalla Regione. Un destino che è già nero su bianco. "Ci è stato consegnato il 30 ottobre scorso – annuncia l’assessore regionale all’edilizia ospedaliera Francesco Baldelli – il progetto per le demolizioni e per tutta la viabilità di accesso al cantiere del nuovo ospedale di Muraglia. Ora attendiamo il parere dell’Anac, che abbiamo coinvolto per tutte le fasi della procedura, dopodiché saremo pronti a partire con la gara, parallelamente con la progettazione architettonica del nuovo ospedale". Baldelli ribadisce "la previsione di 5 anni per realizzare il presidio da circa 400 posti" e rivendica "la determinazione, al netto dello slittamento di 2/3 mesi per un ricorso, legittimo, al Tar, nell’aver portato a termine in pochi mesi la programmazione e progettazione del nuovo ospedale". Slittamento che dovrebbe far scivolare l’avvio del cantiere "ai primi mesi del 2025".
Intanto, però, non sono state ancora del tutto risolte le interferenze sul sito di Muraglia (alcuni reparti sono stati già spostati su Pesaro, mentre per le comunità psichiatriche di via Lombroso ci sono interlocuzioni in corso in capo all’Ast che si stanno man mano concretizzando). Ma nel frattempo la parte tecnica procede. "Conclusa questa fase – spiega l’assessore – sarà avviata la gara per la selezione dell’impresa che realizzerà il cantiere a partire dalla nuova viabilità di accesso, con la costruzione della rotatoria tra via Lombroso e via Barsanti, e i bypass impiantistici che alimenteranno i servizi ospedalieri già insistenti su Muraglia, lasciando spazio alla nuova cabina elettrica. Questa fase, inoltre, comprenderà la demolizione dei corpi di fabbrica insistenti sul sito, eccezion fatta per la palazzina Solazzi".