
Orfeo Andreas Vagni era in scooter, stava andando a lavorare
Pesaro, 16 marzo 2022 - Andava al lavoro a Fano col suo scooter Piaggio. Prendeva la panoramica Ardizio, come sempre. Erano le 7.30 di ieri mattina. Ma appena lasciata alle spalle la rotatoria per Trebbiantico, si è visto tagliare la strada da un furgoncino guidato da un 36enne, appena sbucato da una stradina laterale per immettersi sulla panoramica con direzione Pesaro. L’impatto, violento, non ha lasciato scampo ad Orfeo Andreas Vagni, 49 anni, sposato, una figlia di otto, con la casa in via Sarnano alla Tombaccia.
I sanitari del 118, arrivati di lì a poco, hanno provato a rianimarlo ma è stato tutto inutile. L’uomo era già morto. Illeso il conducente del furgoncino che ha riferito di non aver visto l’arrivo dello scooter. La strada è rimasta chiusa per almeno tre ore, in modo da consentire agli agenti della municipale di ricostruire le cause della tragedia e ai vigili del fuoco di mettere in sicurezza i mezzi. Un incidente avvenuto in un punto dove purtroppo sono stati numerosi gli incidenti con esiti mortali, molti dei quali provocati dalla fitta rete di intersezioni che caratterizzano la panoramica Ardizio.
In questo caso, è stata proprio l’immissione in strada del furgoncino guidato dal titolare di una ditta di giardinaggio a provocare l’incidente. Il conducente dello scooter non ha potuto fare nulla per evitare l’impatto che lo ha scaraventato a terra con violenza dopo avergli fatto battere la testa. Pur avendo il casco, l’urto è stato terribile e non c’è stato nulla da fare. I sanitari hanno provato per molto tempo a far ripartire il cuore ma non c’è stata la possibilità di riuscire nell’intento. Sarebbe stato un miracolo. Terminato il tentativo di rianimazione, il corpo è stato lasciato sull’asfalto coperto con un lenzuolo bianco.
Gli agenti della municipale hanno poi ascoltato il conducente del furgone e altri testimoni per ricostriure l’incidente, la cui dinamica non sembra lasciare dubbi. La vittima, la seconda nelle strade pesaresi dopo la morte del giovanissimo Marco Ragnetti appena una settimana fa a Borgo Santa Maria dopo essersi scontrato col suo scooter contro un camion, pone sotto i riflettori l’estrema pericolosità di strade, come quella dell’Ardizio, che sopporta ogni giorno un traffico enorme, compreso quello pesante perché impossibilitato a proseguire per la statale, pur entrando dentro i quartieri con case ai lati e un reticolo di stradine che si immettono nella panoramica.
Non ci sono dissuasori di velocità né semafori a chiamata che in qualche maniera possano regolare le varie immissioni del traffico dalle strade laterali dove persistono tantissime abitazioni e con decine di famiglie. Per questo l’immissione di auto e mezzi rappresenta un pericolo evidente per chi transita con direzione Fano o al contrario per chi sale da Fosso Sejore verso Pesaro. Regolare o proteggere il flusso del traffico che ogni giorno transita in quella strada diventa prioritario. Per evitare latro sangue.
ro. da.