GIOVANNI VOLPONI
GIOVANNI VOLPONI
Cronaca

Opposizioni all’attacco: "Una farsa, un film"

Scaramucci: "Gli interessa solo il potere, gestione personalistica". Italia viva: "Che opportunismo".

L’ultimo consiglio comunale teatro delle dimissioni del sindaco Gambini, accolte non senza sorpresa e ora tutto è cambiato

L’ultimo consiglio comunale teatro delle dimissioni del sindaco Gambini, accolte non senza sorpresa e ora tutto è cambiato

"Una farsa, un film": sono questi i commenti che lancia l’opposizione, reagendo a caldo alla notizia della rinuncia alle dimissioni da parte del sindaco. "Con grande sconcerto assistiamo oggi all’ultima puntata della telenovela politica inscenata da Gambini – dice Federico Scaramucci (Pd) – che dopo aver annunciato in pompa magna le proprie dimissioni, ha deciso di ritirarle, dimostrando ancora una volta che il suo unico interesse è la gestione personalistica del potere, non certo il bene della città. Siamo dubbiosi sulle motivazioni che hanno portato alle dimissioni dei tre consiglieri di Urbino Rinascimenti e chiederemo maggiore trasparenza in merito a questo. Questo teatrino indegno, condito da proclami drammatici e colpi di scena calcolati, tradisce un’assoluta mancanza di rispetto verso i cittadini, usati come comparse inconsapevoli di una messinscena utile solo a logiche di palazzo".

"Mentre – riprende Scaramucci – la città attende risposte concrete su temi urgenti, Gambini gioca con le istituzioni, sfruttando le dimissioni come strumento di ricatto politico e non come reale assunzione di responsabilità. Il ritiro dopo aver acceso tensioni e incertezze è un atto di debolezza e opportunismo. Se il Sindaco non è in grado di governare con serietà e trasparenza, abbia il coraggio di farsi da parte una volta per tutte: è ora di voltare pagina".

Anche Italia Viva non va per il sottile: "L’opportunismo ha vinto sulla dignità. Il sindaco ha fatto tutto da solo: ha imbastito un suo film che in realtà non è mai esistito e per renderlo veritiero ha usato parole indicibili nei confronti dei tre consiglieri rei di lesa maestà. Il timore è che questa sia una situazione che non finisca qui, ma che ci accompagnerà per tutta la legislatura".

g. v.