
Martedì era stato colpito da un tubo a Macerata Feltria. Si riapre il dibattito sulla necessità di un presidio d’emergenza in zona
È stato operato ieri mattina il 50enne di Sestino che martedì scorso è stato colpito da un tubo di circa 400 chili mentre lavorava alla Futura spa, azienda del gruppo Boscarini, nella sede distaccata di Macerata Feltria in zona artigianale prato.
L’uomo, che al momento sembra fuori pericolo, ha riportato un trauma dorsale. Dall’ospedale di Urbino è stato poi trasportato all’ospedale Torrette di Ancona con l’eliambulanza, in codice rosso. L’episodio ha riaperto il dibattito sulla necessità di un presidio di emergenza in quelle zone dell’entroterra per garantire un soccorso più tempestivo. "Appena accaduto l’incidente – segnala il sindaco di Macerata Feltria Massimiliano Gorgolini –, è stato allertato immediatamente il 118. L’ambulanza è arrivata da Mercatino Conca, nel giro di venti minuti perché per arrivare a Macerata Feltria il tempo che si impiega è quello. Abbiamo chiesto più volte all’amministrazione regionale un presidio h24 e anche un’unità di intervento coronarico per garantire dei soccorsi in tempi più rapidi".
"Per noi il problema è strutturale – aggiunge il vicesindaco di Macerata Feltria Mario Gallerani -. La nostra zona si trova all’interno di diverse vallate e quindi qualsiasi mezzo di soccorso, per raggiungerci, impiega molto tempo. Chiediamo un pronto soccorso o quantomeno un’unità coronarica e un paio di postazioni per la rianimazione. Per arrivare al primo pronto soccorso vero, perché quello di Sassocorvaro non è più funzionante, ci vuole almeno un’ora, tre quarti d’ora al massimo. In caso di infarto i tempi di intervento devono essere al massimo di sette minuti. Una politica giusta, secondo noi, consentirebbe anche alle aree scarsamente abitate come le nostre zone interne, montane e collinari, di avere punti di pronto intervento. Al contrario la tendenza a costruire gli ospedali riguarda prevalentemente la costa, senza che esistano presidi validi, almeno per il pronto soccorso, nell’interno".
L’incidente accaduto martedì scorso ha suscitato molta apprensione. Il tubo di circa 400 chili è caduto addosso al lavoratore da un’altezza di circa due metri e mezzo. L’uomo ha riportato un trauma dorsale mentre, insieme ad altri due colleghi, stava legando dei tubi. Uno di questi, nel tentativo di agganciarli da terra, gli è crollato addosso colpendolo alla schiena. Sul posto sono intervenuti i tecnici del servizio di prevenzione sicurezza ambienti del lavoro dell’Ast di Pesaro per ricostruire la dinamica e ascoltare le prime testimonianze.