Pesaro, 10 agosto 2024 – “Contesti violenti e pericolosi, con dinamiche criminali, di vendetta e fazioni ben precise che nel nostro territorio sono allarmanti”. E’ il commento della procuratrice capo di Pesaro Maria Letizia Fucci che sta indagando sull’omicidio che mercoledì sera ha sconvolto Tavullia. La vittima è un 37enne albanese, Dritan Idrizi, ucciso con una coltellata al cuore per un regolamento di conti. Aveva dei precedenti per droga (conosciuto dalle forze dell’ordine anche con alias differenti) come il suo omicida, Artur Cerria, 37 anni, reo confesso, che è in stato di fermo per omicidio volontario. Ieri la procuratrice ha richiesto la convalida del fermo anche per Cuedari Gili, 28 anni, cameriere e Admir Shoshari, meccanico di 54 anni di San Giovanni in Marignano (in passato aveva gestito una carrozzeria a Cattabrighe), anche lui con precedenti per spaccio e anche lui con svariati altri alias, accusati di lesioni gravi aggravate in concorso e con l’utilizzo di armi.
Idrizi, Gili e Shoshari erano andati, armati di martello e bastoni, davanti a casa di Cerria, in via San Giovanni, per riscuotere un credito di 5mila euro. Cerria avrebbe rifiutato e questo avrebbe fatto scattare la violenza anche nei confronti della moglie e del figlio di Cerria, entrambi rimasti feriti con una prognosi di 7 giorni. Martellate alla spalla e alla testa anche contro il reo confesso, con ferite guaribili in 42 giorni che avrebbe reagito sfoderando un coltello. Idrizi è stato colpito da tre profondi fendenti all’addome e al cuore. Una disperata corsa verso l’ospedale di Cattolica e poi il decesso.
L’arma del delitto, un coltello retraibile usato come portachiavi, non è stata trovata. Secondo gli investigatori i rapporti tra le due fazioni erano tesi da tempo. Dissidi risalenti anche a diversi anni prima. Anche in relazione ai precedenti sia della vittima, del reo confesso e di uno degli aggressori, infatti, non si esclude che il movente sia legato a questioni di droga. L’autopsia sul corpo di Idrizi verrà effettuata questa mattina alle 10,30 dalla dottoressa Loredana Buscemi mentre gli interrogatori di garanzia si svolgeranno lunedì mattina in tribunale a Pesaro. Verranno ascoltate anche altre persone presenti in casa al momento del delitto: alcuni familiari di Cerria e un amico che stava scontando gli arresti domiciliari per spaccio proprio a casa del reo confesso.