Un omicidio a sfondo sessuale ad opera di una setta satanica squarcia la tranquillità di una regione appartata e silenziosa come le Marche. L’ultimo romanzo di Roberto Magini (“La setta”, Leone editore, in libreria in questi giorni) è un inno al sesso, alla ricerca dell’amore carnale e spirituale e si snoda su una trama vibrante, ricca di colpi di scena e segnata da un serial killer che tiene sulla corda il lettore fino all’ultimo, fino a quando si arriva all’epilogo di una vicenda truce e bollente.
Questa volta la fervida fantasia dell’autore, i cui libri sono stati tradotti anche all’estero e soprattutto nei paesi di lingua latina, ci porta dentro una storia dove l’universo femminile è esplorato senza veli, è messo letteralmente a nudo. Marco, il protagonista, ne sperimenta suo malgrado, l’eccezionale e saporosa ricchezza, l’estemporaneità, la travolgente passione, l’istinto, in un caso pure omicida, ma anche la totale libertà di volere vivere la propria dimensione senza troppe regole. E’ un libro che spezza le catene dei luoghi comuni, delle goffe apparenze e della schiavitù che a volte riduce le donne a oggetto di piacere e le fa soggetto. Qui, provocate dalla stravagante e spiritosa vena del protagonista, le donne amano intensamente e senza inibizioni, concedendosi al godimento non tanto e non solo per assecondare i desideri del proprio partner, quanto per esserne esse stesse autrici e beneficiarie.
Si svela così l’anima femminile dello scrittore per il quale la ricerca dell’amore con la a maiuscola, quello fuori dalle convenzioni, quello fatto di carne oltre che di spirito perché l’uno vale l’altro, viene perseguito con tutta la forza e il desiderio che egli versa sulla carta. Ma nel mare magnum delle passioni galleggia ogni tanto un cadavere vittima di un certo numero di persone che ama fare sesso all’estremo, fino a provocare morti. Una setta satanica che prima o poi bisognerà sgominare mettendoci tutto se stessi e confidando sì nelle forze dell’ordine, ma non completamente perché ci sono questioni che vanno risolte privatamente. E’ un libro che si legge d’un fiato, sotto l’ombrellone. Un invito all’amore al di là delle convenzioni, tra riti orgiastici, saffici, rapporti promiscui e una volontà ferrea di superare i propri limiti per arrivare fino in fondo, là dove si scorge la verità di una vicenda inquietante e al tempo stesso appassionante. Roberto Magini ha colto ancora una volta nel segno, ha scritto con il gusto di raccontare e di farci vivere qualche ora fuori di noi, tra fantasia e realtà, con una fluidità brillante e con capacità introspettiva. Un libro piccante, caldo come l’estate e le sue passioni, siano esse reali o, come nel caso di questo ultimo lavoro, frutto della fantasia.
d. e.