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Ombrelloni, c’è chi smonta e chi va avanti I bagnini: "È stata dura, ma è andata bene"

Alcuni stabilimenti continueranno fino a metà settembre, altri finché ci saranno i bagnanti. Cna: "Ricavi giù almeno del 20%".

"L’estate sta finendo e un anno se ne va", è questo il verso di una vecchia canzone che risuona in un bar di uno stabilimento del lungomare di Pesaro. Le passerelle non sono affollate ma gli ombrelloni liberi sono veramente pochi, nonostante ci siano ancora 20 giorni da qui alla fine della stagione. "Anche oggi sono pieno", racconta Simone Mariotti di spiaggia Bahia del Sol, Baia Flaminia, subito dopo aver accompagnato una cliente all’ombrellone.

La consuetudine è che tra la fine della prima settimana del mese e il 10 settembre il contratto stagionale termini, solitamente in parallello alla fiera di San Nicola, quest’anno rinviata, e inizino così i lavori di pulizia, smantellamento e lavaggio. Ma questa stagione è particolare, quella post lockdown e con l’incubo contagi.

"Abbiamo iniziato una settimana in ritardo, ne faremo quindi una in più, fino al 13", spiega Giampaolo Boiani di Bagni Sacro Cuore. Tempistiche che si allungano ulteriormente anche in viale Trieste, sponda Levante: "Finché ci sarà turismo noi rimaniamo aperti. Il 90% della nostra clientela viene da fuori e a volte dobbiamo anche dire no per rispettare le norme di distanziamento", racconta Alioscia Rossi di bagni Lallo. Qualche metro più in là, a bagni Gastone & Marta, il pensiero del proprietario è lo stesso: "Ho i clienti degli alberghi, per necessità qualche giorno in più lo faccio di sicuro. Secondo me chiuderemo tutto tra la fine di settembre e la prima settimana di ottobre". "Fino a metà mese abbiamo gente, la stagione è iniziata in ritardo, andremo incontro alla clientela finché il tempo lo permetterà", dice Mariotti.

Ecco, il clima. Il punto di rottura tra l’estate e l’autunno, quello che accompagna i giovani dai lettini al ritorno sui banchi, dalle passerelle alle scrivanie. Lo sa bene Marco Di Cecco, alla sua 54° stagione estiva, proprietario di bagni Wanda: "Io già questa domenica pomeriggio inizio a lavare, so come funziona. Per il weekend dopo lascio giusto qualche fila. Il bar l’ho chiuso domenica scorsa. Il lavoro è stato soddisfacente, qualche mese fa si pensava addirittura di non fare la stagione".

Un pensiero comune per tutti i bagnini, che rimbalza di spiaggia in spiaggia, di metro in metro. Parlando di distanze, le regole date a livello nazionale per le spiagge dovevano essere ferree, ma non tutti le hanno rispettato. Lo racconta Boiani: "Abbiamo tolto circa 90 ombrelloni – come lui anche tutti gli altri – La sanificazione è stata continua, i nostri bagni sono sempre stati presidiati", ma non per tutti, come già sappiamo, è stato così. E i ricavi? "Circa un 20% in meno, vista la riduzione dei posti per ogni stabilimento. La gente fino a giugno aveva timore di andare al mare. Si è fatta sentire l’assenza del turismo straniero, soprattutto di tedeschi e olandesi. Ma nel complesso la stagione, per com’era iniziata, è andata bene", conclude Sabina Cardinali, rappresentante nazionale per le Marche della Cna Balneatori.

Nicholas Masetti