Il Consiglio comunale di Urbino ha approvato venerdì il bilancio di previsione 2025-27, in anticipo rispetto all’inizio dell’anno, così da non andare in esercizio provvisorio d’amministrazione, permettendo agli uffici di operare già dai primi di gennaio.
Un bilancio ancora in equilibrio, anche se i tagli decisi dal Governo e l’aumento dei costi si cominciano a far sentire, come ha sottolineato Ornella Valentini, responsabile del settore Economico finanziario, esponendo la delibera: "Ogni anno diventa sempre più difficile andare in pareggio. Al momento, per il 2025 il bilancio ammonta a 87,6 milioni di euro, per il 2026 a 67,7 milioni e per il 2027 a 65,1 milioni. Dei soldi a disposizione l’anno prossimo, 24 milioni saranno le entrate correnti, per coprire le spese correnti e l’ammortamento dei mutui, ed è consistente anche la parte di investimenti: sono 21 milioni, a cui si aggiungerà un mutuo da 1,5 milioni per l’intervento sulla scuola Volponi".
Importante, anche quest’anno, la cifra accantonata a garanzia dei crediti dubbia esigibilità, quelli che il Comune non è sicuro di riuscire a recuperare: per il 2025 resterà attorno ai 10 milioni di euro. "Avremmo potuto utilizzare una piccola parte di questo fondo, ma si è deciso di non farlo per mantenere delle garanzie – dice il sindaco, Maurizio Gambini –. Il bilancio è positivo anche perché, nel 2024, nonostante gli investimenti, siamo riusciti a non andare in anticipazione di cassa, se non quella vincolata. Un ottimo risultato, che ci permette di svincolare le nostre risorse. Ovviamente, il periodo è complicato, i tanti investimenti richiedono una disponibilità di cassa importante e gli uffici stanno facendo un grande lavoro per dare sostenibilità economica: Urbino è un Comune molto virtuoso, che paga le ditte entro 17 giorni, in media".
Critica, però, l’opposizione, che ritiene inefficace il bilancio: "Non ci sono azioni significative che possano portare sviluppo e nuova economia. Diverse saranno finanziate con il piano alienazioni, quindi non è certo che possano essere realizzate, perché dipenderà dalla vendita di immobili e terreni. È un bilancio privo di visione e di una programmazione seria su temi cruciali quali sanità, turismo, attenzione ai giovani e attività produttive. È una bocciatura su tutta la linea. Come opposizione, siamo disponibili al dialogo se ci saranno proposte costruttive che possano migliorare la qualità della vita dei cittadini di Urbino e del territorio".
Nicola Petricca