REDAZIONE PESARO

Occhi spalancati per Raffaello. Ai Musei civici in mostra i disegni dell’Oliveriana

In totale 58 le opere che dal 21 prossimo saranno visibili, tra cui una del Divin pittore. L’ultima esposizione 24 anni fa. Tra i ’tesori’ in lizza anche quelli di Barocci, Cantarini e Lazzarini.

In totale 58 le opere che dal 21 prossimo saranno visibili, tra cui una del Divin pittore. L’ultima esposizione 24 anni fa. Tra i ’tesori’ in lizza anche quelli di Barocci, Cantarini e Lazzarini.

In totale 58 le opere che dal 21 prossimo saranno visibili, tra cui una del Divin pittore. L’ultima esposizione 24 anni fa. Tra i ’tesori’ in lizza anche quelli di Barocci, Cantarini e Lazzarini.

Tornano ad accendersi i riflettori sulla biblioteca Oliveriana al centro di lavori e di traslochi. Anche perché dopo 24 anni dall’ultima esposizione tornano al pubblico parte dei disegni della collezione Antaldi, tra cui anche un Raffaello che qualche anno fa si era pensato ed ipotizzato di metterlo in vendita proprio per finanziare i lavori di restauro dell’edificio.

Questi disegni fanno parte dei tesori nascosti di questa biblioteca. Ora alcune decine di questi lavori, custoditi in cassaforte, verranno esposti dal 21 settembre ai musei civici a palazzo Mosca, per una mostra che si annuncia forse come la più significativa di Pesaro Capitale della Cultura, fatta eccezione per la mostra del Barocci ad Urbino, e che andrà avanti fino a novembre.

Oltre al grande pittore urbinate verranno esposti nella sale di palazzo Mosca anche opere del Barocci, del Cantarini ed anche del Lazzarini "perché il filo conduttore di questa esposizione è proprio il rapporto ed il legame tra questi artisti e la figura di Raffaello Sanzio", dice Anna Cerboni Baiardi che da anni studia questa collezione di disegni – in totale sono oltre 800 fogli – e che sta curando questa mostra in collaborazione con un’altra storica dell’arte come Anna Maria Ambrosini Massari. Una scelta delle opere da esporre legata proprio alla figura del grande pittore urbinate, perché la raccolta Antaldi ha anche altre importanti opere compresi disegni del Genga, l’autore della parte rinascimentale di villa Imperiale, che sono rarissimi; quindi di Timoteo Viti amico e allievo di Raffaello, ed anche di Guido Reni. Solo per citarne alcuni.

Un evento, perché per risalire all’ultima volta che i pesaresi, e non solo, hanno potuto ammirare questi disegni, occorre fare una marcia indietro nel tempo fino ad arrivare al 2000, quando venne organizzata una esposizione a palazzo Antaldi, sede della Fondazione Cassa di Risparmio. In totale sono 58 le opere esposte, non solo disegni perchè lungo il percorso ci sono anche 4 dipinti che arrivano dalla biblioteca Oliveriana, la cui custode è la direttrice Brunella Paolini.

Escono queste opere da quel palazzo Olivieri che è al centro di lavori di restauro "e sarà uno dei dei palazzi della cultura che andrò a visitare la prossima settimana – dice il sindaco Andrea Biancani – anche per capire i problemi e lo stato di avanzamento. Stiamo lavorando anche per trasferire gli uffici della biblioteca nei locali che ospitavano la ex Banca Nazionale del Lavoro, all’angolo tra la piazza e via San Francesco. Un passaggio previsto nel giro di poche settimane e di non poco conto perché siamo di fronte ad un lavoro disumano alla luce delle cose che sono contenute all’Oliveriana". Ma un trasloco fondamentale per liberare il campo all’impresa (Lancia con il supporto del collega Mauro Bosco), al fine di accelerare i lavori che sono finanziati con i fondi del Pnrr e quindi hanno anche dei tempi di scadenza.

Per restare in tema cultura: il sindaco visiterà anche il cantiere di San Domenico, altro complesso molto delicato ed uscito dai riflettori, mentre riguardo al blocco, in piazza, dell’ex Intendenza di Finanza, i lavori si sono fermati per problemi, forse legati allo stato di avanzamento delle opere, tra il Demanio che è il committente, e l’impresa che ha vinto l’appalto.

m.g.