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Nuovo piano casa: una sola domanda in tutto il 2024

L’unica domanda di tutto il 2024 per il Piano casa è arrivata ieri in consiglio comunale. E riguarda la modifica...

L’unica domanda di tutto il 2024 per il Piano casa è arrivata ieri in consiglio comunale. E riguarda la modifica dell’appartamento di una persona disabile. E’, appunto, la sola domanda arrivata in Comune "contro le 100 dello scorso anno, il 2023", dice il sindaco Biancani. Che torna su una sua vecchia battaglia sostenendo "che questa è la dimostrazione che i criteri delle nuova norma regionale sono inapplicabili e non consentono ai cittadini interventi necessari per le famiglie". I ‘ritocchi’ alle abitazioni prima del cambio delle norma da parte della regione prevedevano un ampliamento massimo del 40% che opra è passato al 20%; prima il progetto poteva avere l’ok dagli uffici tecnici, mentre ora deve passare il consiglio comunale. Poi tutta una serie di paletti. "Quello che oggi è sotto gli occhi di tutti perché si è passati da 100 a una sola domanda nel corso del 2024. Un crollo spaventoso e il Comune dovrà ora anche istituire una commissione Paesaggio, la quale dovrà dare un parere vincolante se l’ampliamento è superiore al 10% del volume esistente. Tutte questioni che, essendo la norma inapplicabile, al momento non si sono nemmeno poste in quanto sono mancate le domande", dicono in coro Biancani e l’assessore Nobili. Una storia che risale allo scorso anno e che aveva generato non poche proteste anche dalle associazioni di categoria e che aveva visto il sindaco, allora ancora in Regione, in prima fila a battagliare.

"Un problema diffuso, che non riguarda solo i pesaresi, ma che interessa anche i Comuni limitrofi, come Fano, Urbino, Fermignano, Senigallia. Ciò dimostra – dicono Biancani e Nobili – che la valutazione fatta da parte della Regione è sbagliata, un flop. Perché la nuova norma invece di snellire le procedure e facilitare i cittadini li rallenta. Un danno che ricade sulle famiglie, che avranno meno possibilità di intervenire sulle abitazioni, e soprattutto sull’economia legata alla casa e quindi su professionisti, imprese e tutto l’indotto dell’edilizia, che vedranno, inevitabilmente, ridurre le proprie attività. Settore che è già in difficolta in quanto non c’è più incentivo del bonus 110, e con tutte le altre agevolazioni confermate solo per un anno".