BENEDETTA IACOMUCCI
Cronaca

Pesaro, nuovo ospedale di Muraglia: c’è la firma sul contratto

Respinto il ricorso presentato contro la procedura di gara per la progettazione. Ora resta solo il nodo dei trasferimenti. L’annuncio alla presenza del ministro

Al centro il ministro Orazio Schillaci tra Francesco Acquaroli e Francesco Baldelli

Al centro il ministro Orazio Schillaci tra Francesco Acquaroli e Francesco Baldelli

Pesaro, 11 ottobre 2024 – Giornata storica per la sanità pesarese. Oggi è stata posta la firma sul contratto per la realizzazione del nuovo ospedale di Muraglia. Una firma pesante, perché riguarda il maggior investimento pubblico della storia delle Marche, pari a 204 milioni di euro interamente coperti da risorse pubbliche. Un annuncio impreziosito oggi dalla presenza del ministro della Salute Orazio Schillaci, già ad Ancona per il G7 Salute, il quale ha parlato di un “ospedale moderno, da 382 posti letto, che regalerà alle Marche, che già vantano il miglior ospedale pubblico italiano, quello di Torrette, una sanità ancora migliore”.

Un primo traguardo che rischiava di non essere tagliato proprio quando mancavano gli ultimi cento metri. Perché a rallentare la corsa, ci si era messo un ricorso al Tar, presentato dal secondo classificato avverso la procedura di gara della stazione appaltante. Ieri il tribunale amministrativo si è espresso, per altro con grande sollecitudine essendo trascorsi appena tre mesi, respingendo il ricorso e confermando la validità della procedura. Il passo successivo è stata la firma del contratto con il raggruppamento di professionisti composto da Sd Partners, Politecna Europa, Studio Paci Beta (Pesaro), Architetto Piscitelli associati (Ancona), Adarte, Agro Service.

“Con la firma del contratto – ha detto l’assessore regionale all’Edilizia ospedaliera, Francesco Baldelli – si dà avvio alla progettazione vera e propria di quello che si realizzerà. Al momento la procedura presso il Nucleo di valutazione e verifica del Ministero della Salute è in corso di definitiva approvazione: è una procedura standard che non compromette nulla, dalla quale potranno giungere magari indicazioni di integrazioni ma non certo motivi escludenti il finanziamento. Chi ha posto il tema (con riferimento all’opposizione, ndr) non conosce la procedura”.

A questo punto i legittimi vincitori della gara da 18 milioni di euro dovranno presentare il progetto che andrà ad appalto integrato. In tutto ciò resta solo un elemento critico: la liberazione degli spazi nel sito di Muraglia per poter allestire il cantiere. “Abbiamo concluso la parte di nostra competenza – dice Baldelli –. Ora spetterà all’Ast e al Comune da un lato la liberazione degli spazi per la rimozione degli edifici esistenti (a parte la palazzina della Radioterapia, ndr), dall’altro l’adeguamento della viabilità di accesso all’area. I professionisti possono lavorare da subito e in maniera molto veloce: il tempo stimato per la realizzazione di un ospedale è di circa 5 anni. Dopodiché Pesaro avrà finalmente il suo nuovo ospedale atteso da 50 anni”.

Ha raccolto la sfida l’ingegner Massimo Giuliani di Sd partners, in rappresentanza del raggruppamento di professionisti vincitore della gara: “Siamo già in fase avanzata – ha detto –. Ora stiamo curando nel dettaglio gli aspetti relativi all’inserimento in un contesto ambientale che appare molto complesso. Ma la struttura tecnica è solida e nella Regione abbiamo trovato funzionari di eccezionale professionalità”. A proposito del contesto ambientale Baldelli ha anticipato che il tetto della struttura, sviluppandosi su più livelli, sarà proprio la prosecuzione del bosco esistente sulla collina alle spalle degli edifici. Mentre l’architetto Nardo Goffi ha sottolineato, oltre all’aspetto estetico, che il nuovo edificio sarà “antisismico, a consumo zero e integrato nel contesto urbano e ambientale”. “Un ospedale – ha chiosato il sottosegretario Aldo Salvi – che risponda ad esigenze clinico-operative ed anche estetiche”. Un ospedale insomma dal quale non solo non si voglia andar via, “ma che, con le migliori tecnologie, attragga professionalità e cittadini per eliminare – ha detto l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini – la mobilità passiva”. Infine, l’augurio del presidente della Regione Francesco Acquaroli, “affinché quanto prima avvenga la posa della prima pietra, e tra qualche anno la città e la provincia tutta possano avere un ospedale all’avanguardia”.