BENEDETTA IACOMUCCI
Cronaca

Nuovo ospedale, l’altolà: "Senza un progettonessuno tocchi i reparti"

Il segretario del Pd Bellucci: "Ci sono liste d’attesa interminabili, il territorio è già carente. Non possono chiedere sacrifici a scatola chiusa".

Nuovo ospedale, l’altolà: "Senza un progettonessuno tocchi i reparti"

di Benedetta Iacomucci

"Ci sono liste d’attesa interminabili soprattutto per gli anziani non autosufficienti, perché Pesaro è carente di strutture sanitarie residenziali. Smantellare questo sistema già fragile senza avere nessun progetto è assurdo e pericoloso". Timori espressi da Giampiero Bellucci, segretario cittadino del Pd e per 15 anni direttore della casa di riposo Padre Damiani. Le perplessità nascono dal risiko dei reparti che in queste settimane sta prendendo forma, almeno nelle ipotesi: il restringimento di Pediatria, il trasferimento di Ematologia con il centro trapianti, lo smantellamento delle comunità e dei servizi psichiatrici in giro per la provincia. Tutto questo sulla base di un progetto che, secondo Bellucci, è di là da venire. Da qui l’appello: "La Regione ci dica quando farà il progetto, perché poi servirà almeno un anno per tutte le procedure e non mi sembra opportuno che chiedano sacrifici agli utenti e alle famiglie senza alcuna garanzia. Io non mi fido".

"L’appalto ’integrato’ – spiega Bellucci – prevede che l’ente pubblico faccia un progetto preliminare di massima, tracciando delle linee guida su cui l’offerente si dovrà basare per costruire un progetto più specifico. Quindi l’impresa, oltre a fare un’offerta economica, deve anche presentare un progetto, che si definisce ’integrato’ proprio perché si assume l’onere di rendere esecutivo un progetto di massima che potrà avere eventuali mglioramenti in sede di gara. E’ qualcosa che non si fa in un mese, ce ne vogliono almeno 5 o 6, dopodiché ci sono altri passaggi, perché il progetto viene esaminato dalla commissione esaminatrice. Dunque la domanda è: la Regione ha un progetto? E’ il momento di stringere, altrimenti significherebbe che stiamo smantellando un sistema sanitario e sociale già carente in previsione di una scadenza, quella del settembre 2024, che non può essere rispettata".

Bellucci fa anche altre osservazioni: "Conoscere il progetto di massima sarebbe anche utile a capire quali spazi verranno utilizzati. Oggigiorno, per questioni di efficienza e razionalizzazione, si prediligono strutture verticali piuttosto che diffuse. Questo permette di limitare gli spostamenti. Dunque potrebbe non servire tutto questo spazio per gli edifici, e qualcosa potrebbe essere recuperato. Invece si continua a spostare reparti senza avere alcuna scorta progettuale che possa guidare nelle scelte e rendere efficace ed economico un untervento del genere. Beninteso, se sono necessari spostamenti io sono il primo a sostenerli: lo stesso Consiglio comunale ha approvato l’accordo di programma. Ma era maggio del 2022 e da allora è tutto fermo".

Secondo Bellucci non si può nemmeno addossare la colpa alla scelta di costruire a Muraglia, un sito che necessariamente presenta molte interferenze. "La commissione tecnica, in cui c’era anche la Regione, ha fatto delle valutazioni – conclude –. Si è scelto insieme".