Nuova Biblioteca Federiciana, il Comune ancora a caccia degli 8 milioni di euro che servono per la realizzazione dell’opera: costo totale 10milioni 500mila euro di cui di cui 2milioni 500mila di fondi Pnrr. Nella nuova delibera di variazione di bilancio (in discussione nel consiglio del 13 giugno) si legge che almeno 4 milioni di euro dovranno essere reperiti da generici "soggetti pubblici e privati" mentre sparisce ogni riferimento a Terna esplicitamente nominata nella precedente delibera.
Sotto l’effetto della protesta dei cittadini e del comitato di Carrara "Uniti contro la centrale" per i quali i fondi di Terna a compensazione di Adriatic link (12 milioni di euro) devono rimanere nel quartiere, la giunta ha deciso di modificare la delibera che sarà discussa nel prossimo consiglio. Nel nuovo testo si specifica che "la consegna dei lavori dell’appalto della nuova Federiciana (entro il 30 giugno per non perdere i fondi Pnrr ndr) potrà avvenire solo se, nel frattempo, saranno reperite le risorse finanziarie non inferiori a 4 milioni di euro (da soggetti pubblici o privati) e su formale direttiva del sindaco e della giunta". Sempre nella stessa delibera si aggiunge che i 4 milioni di euro, provenienti da soggetti pubblici o privati, dovranno essere indicati nel bilancio 2023 e che il prestito flessibile del Comune per la nuova Federiciana non potrà superare i 4 milioni di euro e dovrà essere a tasso fisso e con durata ventennale. A sostegno dei cittadini di Carrara interviene Fratelli d’Italia: "Speriamo che non sia solo rinviata la decisione di distrarre i fondi di Terna dalla comunità di Carrara alla Biblioteca Federiciana, visto che le rilevanti risorse finanziarie dovranno essere accertabili sull’esercizio 2023. Risorse che di fatto non ci sono e saranno i consiglieri comunali ad assumersi la responsabilità di contrarre un debito a lungo termine non meglio definito, anche se quanto riportato nella delibera sembra un rinvio ai fondi Terna".
E ancora Fd’I: "Non comprendiamo come il sindaco Seri possa proporre al consiglio una delibera che, in maniera così esplicita, porta il bilancio comunale verso il default. In questo senso sono chiari i pareri dei dirigenti comunali. Dirigenti e revisori dei conti prospettano per il 2025-2026 il blocco delle spese correnti e ordinarie, dei servizi sociali, dei servizi educativi e di tutte le manutenzioni ordinarie". Intanto il comitato di Carrara "Uniti contro la centrale" ha chiesto un incontro con i capigruppo del consiglio comunale prima della seduta del 13: è stato concesso on line per il pomeriggio di lunedì 12.
Anna Marchetti