Candidati a un passo dal ricorso contro la selezione per un dirigente a tempo determinato. Tra questi anche chi, quel posto, l’ha occupato fino al 31 dicembre e poi è finito tra gli esclusi. Poi almeno due accessi agli atti e la memoria di un avvocato già depositata in Comune. E in tutto questo, per non farci mancare niente, la vincitrice selezionata dal sindaco Pd la quale ha un passato e un presente da militante dei Dem che però tutti dicono di ignorare. Eccola riassunta la nuova bufera che da giorni ha coinvolto il Comune.
La storia, già anticipata ieri, è quella della selezione per il dirigente al Servizio transizione ecologica, energetica e digitale, vinta da Margherita Salucci, pesarese di 41 anni, da tempo impiegata in un’azienda austriaca che ha battuto gli altri 13 concorrenti, tra cui Maria Laura Maggiulli, la dirigente uscente. Tra le contestazioni non c’è solo quella già raccontata ieri, cioè il fatto che il 30 dicembre la giunta si sia riunita per modificare il nome del servizio comunale per cui era in corso la selezione, aggiungendo la transizione energetica alla denominazione precedente che non la prevedeva. Tutto questo poche ore prima del colloquio di Biancani con i candidati.
C’è di più: l’altra contestazione mossa è che il sindaco abbia fatto il colloquio solo con tre dei sette candidati giudicati idonei dalla commissione composta da tecnici. Il regolamento comunale, infatti, prevede al contrario che "l’accertamento di idoneità deve tendere esclusivamente ad accertare l’idoneità del lavoratore a svolgere le mansioni relative alla professionalità richiesta, non comporta valutazione comparativa". Invece, in questo caso, come confermato dallo stesso Biancani, la commissione è andata oltre, indicando non solo gli idonei ma anche i migliori tre, quelli che, appunto, hanno poi avuto il colloquio con il sindaco. "Mi sembra tutto trasparente – aveva commentato il sindaco Biancani –. E’ stata incaricata una commissione esterna che mi ha detto di scegliere tra questi tre, punto. Non vedo un sindaco più trasparente di così, tocca trovarlo".
Tra gli atti di questa storia, c’è il documento con cui la commissione indica a Biancani proprio i sette candidati idonei. "Il sindaco – si legge nell’avviso – procederà all’individuazione del candidato maggiormente idoneo, anche a seguito di eventuale colloquio lunedì 30 dicembre 2024. Tale avviso ha valore di notifica a tutti gli effetti nei confronti dei candidati". Nell’avviso non compare, in alcun punto, l’individuazione di una terna a discapito degli altri 4. Terna che evidentemente è stata segnalata in maniera informale al primo cittadino, che dunque non ha preso in considerazione gli altri quattro idonei.
Tutte le circostanze fin qui raccontate sono confermate e agli atti, le intepretazioni sono ovviamente diverse: il Comune sostiene la correttezza della procedura, che è basata sull’articolo 110 del testo unico degli enti locali, che regola gli incarichi dirigenziali a tempo determinato e che lascia facoltà di scelta al sindaco tra gli idonei. Secondo invece alcuni degli esclusi la commissione avrebbe operato in maniera illegittima andando oltre le proprie competenze nell’individuare la terna di idonei, più idonei degli altri. Insomma, la prospettiva di un ricorso o più ricorsi è sempre più concreta.
Roberto FiaccariniAntonella Marchionni