Pesaro, 22 agosto 2024 – “Adotta una caditoia”. Parole del sindaco Andrea Biancani che si appella al senso civico dopo la bomba d’acqua che ha fatto danni in città. “Adotta un tombino”, insomma, che, a causa di foglie, sigarette, pezzi di carta e altre cose, vanno ad intasarsi, creando quindi dei “tappi” che difficilmente, se non con una pulizia approfondita, riescono ad essere liberati: “Questa mattina (ieri, ndr) ho visto la caditoia davanti a casa completamente ostruita dal fango e dalle foglie a seguito della forte pioggia di ieri – commenta il sindaco Biancani–, così ho deciso di prendere la scopa e di liberare autonomamente la caditoia. Il mio vicino, un signore in pensione, ha subito iniziato a spazzare assieme a me. Ho spostato le foglie e il fango verso il centro della strada per consentire alla spazzatrice di poter raccogliere tutto il materiale. Spesso le caditoie sono sotto le auto parcheggiate e quando la spazzatrice passa non riesce a pulirle”.
"Con dei piccoli gesti possiamo comunque essere d’aiuto e il senso civico è sempre una cosa positiva, ciò non toglie che la pubblica amministrazione debba pulire le strade e le caditoie, anche al loro interno. Infatti è stato programmato un incontro per definire un calendario settimanale di pulitura delle caditoie della città, spesso causa degli allagamenti stradali. Ľobiettivo è una maggiore programmazione che permetta di intervenire in tutta la città. Ci sono ancora interi quartieri di Pesaro in cui le caditoie non sono come dovrebbero essere. Lo ribadirò durante l’incontro già fissato per i primi di settembre proprio su questo tema. Chiederò di avere un programma settimanale di operazioni che monitoreremo con attenzione e che comunicheremo con tempestività ai cittadini. Sono state diverse le situazioni di allagamenti, in particolare nelle strade; fortunatamente non hanno causato particolari incidenti né numerosi allagamenti alle abitazioni”.
Come si è visto, infatti, sono state tante le zone colpite dalle forti piogge, poi allagate anche a causa dei tombini intasati, in special modo via Cavour, il cavalcavia della zona Loreto, l’hotel Caravan, via Gradara in zona Tombaccia, via Lucio Accio, alcuni scantinati di viale Trieste, per non parlare degli impluvi assenti a monte della Statale Adriatica: “L’emergenza più grossa è quella che ha interessato proprio la zona sotto la scuola di Villa Caprile – ha spiegato Biancani –. Parte del terreno è scivolata sulla scuola, poi sulla strada, ha attraversato la carreggiata riversando acqua e fango negli scantinati e nei piani terra delle case poste sull’altro lato della via per poi raggiungere le abitazioni di via Bologna e via Sabotino”.
Ripulito anche il Centro socio culturale di Vismara, invaso dal fango dalle 3 del mattino e riportato alla normalità grazie ai soci e ai residenti del quartiere. Quasi tutti i sottopassi della città sono stati coinvolti dalla bomba d’acqua e alcuni, come quelli di via Milano e via Rossi, sono rimasti chiusi per al massimo qualche ora.
Alessio Zaffini