"I servizi sociali, a Villa Baratoff, non hanno inviato nessun soggetto. Non c’è alcuna convenzione tra i gestori della struttura e i servizi sociali del Comune". E’ quanto precisa l’assessore ai servizi sociali di Pesaro Luca Pandolfi dopo le dichiarazioni del presidente di "Laudato Si’" Stefano Lanna che, raggiunto telefonicamente, mercoledì aveva detto: "Anche il Comune ci segnala dei nominativi? Assolutamente sì, ce li ha segnalati, anche se non abbiamo un accreditamento. Siamo una semplice realtà di laici del terziario francescano e abbiamo creato un progetto sociale aiutando le persone più fragili".
"Stefano Lanna e l’associazione Laudato si’ li ho conosciuti – racconta l’assessore –, nel momento in cui sono venuti qui nel territorio pesarese e hanno voluto spiegare la loro presenza sul territorio. Avevano detto che il loro obiettivo era quello di pensare a delle risposte legate alla fragilità. Il titolatore voleva capire qual era il percorso da intraprendere nel caso in cui volesse attivare una convenzione che prevede il rispetto di una serie di regole, tra cui l’autorizzazione. Però poi non c’è stato alcun percorso (successivo ndr.). C’è stata un’informativa da parte loro e non c’è alcuna domanda fatta di autorizzazione o di convenzione da parte loro".
E oltre alla filantropia, a leggere sul profilo facebook di Villa Baratoff, si scopre che "Laudato si’" non rinuncia alla convivialità. Un esempio è la cena solidale a "offerta libera" proposta per l’8 marzo sul profilo Facebook di Villa Baratoff con antipasto, primo, secondo, frutta, dolce, cantanti lirici e violino.