GIOVANNI VOLPONI
Cronaca

Nicola Jiang di Pesaro star di Tik Tok: parla di cibo in dialetto pesarese

Gira il mondo recensendo lo street food: 600 video caricati, 765mila followers e 24 milioni di likes: "Se i romani creano video in romanesco e i napoletani in napoletano, perché non dobbiamo farlo anche noi?"

Nicola mentre mangia una Rossini

Nicola mentre mangia una Rossini

Pesaro, 24 agosto 2022 - "Oh, vara chi c’è? Nicola Jiang!’. Una semplice frase che racchiude al suo interno insieme pesaresità, un’origine cinese e tanta ironia. Queste poche parole in pesarese sono l’incipit di ogni video che Nicola, giovane influencer specializzato sullo street food di ogni angolo del pianeta, carica regolarmente su Tiktok, piattaforma dove, dopo oltre 600 video caricati, ha la bellezza di 765mila followers e oltre 24 milioni di likes. Senza contare Facebook e Instagram. Quando lo abbiamo incontrato, le domande erano tante.

Nicola, dovevamo attendere un italo-cinese per avere il primo influencer che usa il nostro dialetto. Come mai questa scelta?

"Sono nato in Italia da genitori cinesi, ho frequentato tutte le scuole a Pesaro fin dall’asilo. Tra un viaggio e l’altro qui è la mia base. Parlo quotidianamente pesarese, era naturale inserire nei miei video i termini che uso normalmente. Nel mio dizionario ‘prendere’ si dice ‘chiappare’, ‘guarda’ si dice ‘vara’. Se i romani creano video in romanesco e i napoletani in napoletano, perché non anche in pesarese? Se il nostro dialetto è meno noto non per questo dovrebbe essere considerato strano usarne, ogni tanto, dei termini. Spero che lo facciano anche gli altri creatori pesaresi. E’ un nostro grande pregio avere questo inimitabile accento".

Sei molto convincente: potresti fare da testimonial di Pesaro. "Lo farei molto volentieri. Pesaro è la mia città e farla conoscere nel mondo sarebbe un grandissimo onore".

Cosa ami di Pesaro?

"La pizza Rossini, il mare e le infinite vasche in centro".

E tra i cibi italiani?

"Le lasagne, gli spaghetti alla carbonara, gli arancini, i maritozzi, il lampredotto... la lista è lunga!"

La maggior parte dei video riguardano però la Cina. Meglio l’Asia o L’europa?

"Amo scoprire ogni cultura. Per quello che ho visto finora, siamo alla pari, sia per i luoghi, sia per lo street food. Ad esempio il Lanzhou niurou lamian (un ramen con manzo di Lanzhou) o il Baozi (pane cinese con carne all’interno) sono buonissimi". Come è nato tutto?

"Creare contenuti mi è sempre piaciuto e adoro scoprire e mangiare i cibi tipici di ogni posto che vado. Su Tiktok ho unito le due cose".

Quando è diventata una cosa seria?

"Ho notato che i feedback sotto i miei video aumentavano ed erano sempre più entusiasti. Così ho continuato".

È un lavoro ormai?

"Per ora faccio questo come hobby, in futuro chissà. Se avrò altri progetti, lo comunicherò a tutti via social".

Ti piace cucinare?

"Molto, ma ho ancora tantissimo da imparare".

Il video con la Rossini l’hai fatto. Con la crescia sfogliata di Urbino?

"Ci sono stato, ma il video con la crescia mi manca. Ho già l’acquolina in bocca".

Come trovi le location?

"Se un giorno mi viene voglia di arrosticini, vado il prima possibile in Abruzzo, cercando dove li fanno più buoni. Poi da cosa nasce cosa, basta fare due passi e si possono trovare tante nuove idee".

Ti aiuta qualcuno?

"A volte mi riprendo da solo con un treppiedi o appoggiando il cellulare su una lattina. Se sono in compagnia, ne approfitto. Il montaggio lo faccio io".

I ricordi migliori e peggiori?

"Il cibo è un’arma a doppio taglio: in Cina una volta ho fatto i complimenti a una cuoca e lei mi ha offerto altre porzioni. Un’altra volta non avevo acceso il microfono e ho parlato e mangiato a vuoto per tutto il tempo. Ho dovuto riordinare e rimangiare tutto. Un incubo".