
Da sinistra, Lorenzo Santi e Gianluca Carrabs ieri in Comune
"Nessuna pressione dal sindaco, ci siamo dimessi a causa del comportamento di alcuni consiglieri e assessori". Queste le parole dette dagli ex consiglieri comunali Massimo Guidi e Silvia Rossi, ieri sera in Commissione Controllo e Garanzia. La riunione, convocata dal presidente Gianluca Carrabs (Avs) e composta anche da Lorenzo Santi (Pd), Loredana Vitali, Andrea Pazzaglia (Liberi per Cambiare), Laura Scalbi (Centrodestra) e Francesco Donnanno (Misto), ha avuto come tema la verifica di eventuali pressioni come causa delle dimissioni dei tre membri di RinasciMenti. Dopo un ampio dibattito, anche alla presenza di un numeroso pubblico di consiglieri comunali e semplici cittadini, l’esito è stato negativo.
"Ci siamo dimessi – hanno detto in audizione Guidi e Rossi – perché c’era un’impraticabilità di fondo per andare avanti in consiglio comunale, dopo varie cose dette da vari consiglieri, soprattutto della maggioranza, nei nostri confronti". Nessuna minaccia o imposizione insomma, ma tante cose dette durante il famigerato ultimo consiglio comunale che hanno toccato la sfera privata dei tre e che hanno fatto maturare la scelta di lasciare.
Dice il presidente Carrabs: "È stata chiusa una pagina scura della politica urbinate, perché è chiaro che quello che è accaduto in consiglio ha prodotto le dimissioni di tre consiglieri in blocco, quindi emerge un vulnus della democrazia; non c’è la possibilità di dissentire all’interno della maggioranza, perché in quei casi si viene aggrediti e poi arrivano le dimissioni".
È intervenuta anche il consigliere di Futura Francesca Crespini, lanciando una proposta ai tre dimissionari: "Ho detto che se hanno intenzione di querelare coloro che li hanno insultati e minacciati a livello personale al termine del consiglio comunale, io sarei pronta a fare da testimone. I consiglieri di Liberi dovrebbero scusarsi pubblicamente perché hanno portato scene da bar in consiglio comunale".
Giovanni Volponi