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Museo Morbidelli
Pesaro, 22 agosto 2020 - Il punto di svolta, con il raggiungimento dell’accordo, è di qualche giorno fa quando è stata ritirata dall’asta di Bonhams, in Inghilterra, la macchina che venne costruita dal trio Benelli-Beretta-Castelbarco negli Cinquanta: la ormai celebre Bbc, l’utilitaria che doveva fare concorrenza alla Fiat 500, la Topolino.
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Questa la «conditio sine qua non» per la chiusura dell’accordo tra gli eredi di Giancarlo Morbidelli e l’Asi, l’Automotoclub Storico Italiano. Questo sodalizio guidato da Alberto Scuro, da ormai diverse settimane, con incontri anche a Pesaro, aveva avviato una trattativa per acquistare tutte le moto storiche rimaste nel capannone del museo Morbidelli in via Fermo: una settantina di esemplari. A sollecitare l’Asi, al fine di non far disperdere i pezzi più pregiati della collezione, è stato il ministero dei Beni Culturali che è entrato subito in azione come è diventata patrimonio pubblico la notizia che tre ‘bilici’ carichi di moto avevano lasciato Pesaro per oltrepassare la Manica.
Una trattativa che ha avuto come attore anche il Comune perché, non solo occorreva comprare le moto, ma poi anche trovare un contenitore, che dovrebbe essere l’ex sede del tribunale in via San Francesco. E sotto questo fronte c’è stato anche l’impegno del sodalizio ‘Terra di piloti e motori’ e che ha alla sua presidenza Alberto Paccapelo. L’accordo è stato raggiunto e verrà reso ufficialmente noto nei prossimi giorni con un comunicato congiunto del Ministero dei Beni Culturali e l’Asi che ha materialmente messo i soldi.
Le moto acquistate sono quelle che hanno oltre 75 anni e che per espatriare dovevano avere un permesso. Restano – sembra – invece di proprietà della famiglia le Morbidelli da corsa che hanno vinto i titoli mondiali. «Un bel traguardo quello che è stato raggiunto grazie all’Asi – dice Andrea Biancani, il consigliere regionale del Pd che ha sempre seguito da vicino tutta la trattativa –, perché sono state salvate le moto più antiche e più rare. Il progetto è ora quello di costituire un museo della moto che ha come sede l’ex tribunale di via san Francesco. Luogo dove andranno anche le statue dello scultore Loreno Sguanci».
Fermo restando che resterà sempre visitabile ed aperto agli appassionati, quello del registro storico in via Mameli, l’idea che si vuole portare avanti da parte del solidalizio ‘Terra di piloti e motori’, che vede la partecipazione oltre al comune di Pesaro, anche di quello di Tavullia, è di allargare la collezione di moto rare andando a sollecitare i diversi collezionisti di moto della città e non solo. Partenza con le circa 70 moto della collezione Morbidelli, con dentro anche l’auto Bbc, sperando anche in donazioni o cessione in comodato d’uso da parte di altri appassionati, con sale dedicate. Un po’ quello che si è fatto con le ceramiche. Accordo fatto e soldi sul tavolo, ma con un piccolo problema, di non poco conto: l’ex tribunale ha ancora lavori in corso. La risposta: «Le moto restano dove sono ora fino a quando si inaugurerà lo stabile di via San Francesco». m.g.