Due anni fa la Regione, il Comune e la defunta Azienda ospedaliera fissarono la data del 30 settembre 2024 per la posa della prima pietra del nuovo ospedale a Muraglia. A un mese da quell’appuntamento il Pd non scommetterebbe un centesimo sul rispetto dei tempi. E non solo per il nodo, ancora irrisolto, dello spostamento dei servizi psichiatrici. "Mancano – dicono gli esponenti Dem – tutti i pareri dei Ministeri competenti, quello della Salute e quello dell’Economia, fondamentali per avere le risorse". Anche perché lo Stato copre l’88,4% della spesa complessiva pari a 204 milioni di euro, così ripartiti: 180 milioni dallo Stato, oltre 16 dalla Regione Marche e 7 da fondi europei.
La questione è al centro di un’interrogazione presentata in Regione dai consiglieri Micaela Vitri e Renato Claudio Minardi. "La giunta regionale è impantanata. I tempi di realizzazione del nuovo ospedale sono destinati ad allungarsi". "La delibera della giunta regionale dello scorso 9 agosto – scrivono – ha approvato lo schema di Accordo di programma tra la Regione Marche, il Ministero della Salute e il Ministero dell’Economia e delle Finanze per la realizzazione del nuovo polo ospedaliero a Muraglia. In base al cronoprogramma iniziale – spiegano Vitri e Minardi – i lavori per la realizzazione di tale struttura sarebbero dovuti cominciare entro l’anno per terminare alla fine del 2027. Tuttavia, le tempistiche del complesso iter, regolato dagli accordi fra gli Enti regionali, e quelle dell’iter nazionale appaiono piuttosto disallineate in quanto si è avviata la progettazione di un’opera senza aver ottenuto l’approvazione obbligatoria dello Stato, il principale finanziatore".
Senza tali pareri obbligatori, si fa presente, e neanche la certezza che il progetto rispetti gli standard ministeriali, i tempi sono destinati ad allungarsi. "La verità è che sono trascorsi quattro anni e, dopo aver interrotto il percorso per la realizzazione del nuovo ospedale da 650 posti letto, e cancellato l’Azienda Ospedaliera Marche Nord, la giunta Acquaroli si è impantanata nel progetto di un nuovo nosocomio di primo livello, con poco più della metà dei posti letto di quelli previsti in origine. Nel contempo, di fronte a tanta incertezza, continuano le dimissioni da parte del personale medico".
"La giunta Acquaroli – concludono – ha il dovere di chiarire se e quando è stato conferito l’incarico per la redazione del progetto ed eventualmente se e quando è stato firmato il contratto. Inoltre, va reso noto entro quanto tempo si prevede che il Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici del Ministero della Salute esprimerà il parere e si potrà sottoscrivere definitivamente l’Accordo di Programma tra la Regione Marche, il Ministero della Salute e il Ministero dell’Economia e delle Finanze". E se il parere fosse negativo, si chiedono ancora Minardi e Vitri, quali conseguenze ci sarebbero? E infine, la domanda delle domande: "Quando inizieranno le demolizioni e quando i lavori per la realizzazione dell’opera?"
b.i.