MAURIZIO GENNARI
Cronaca

Fuga dalle mucillagini, spiagge semideserte. Un bagnino desolato: “Cosa ci sto a fare?”

Situazione critica sul litorale di Pesaro. Loredana Ceccarelli, titolare di hotel e medico: “Non sono nocive, ma l’immagine che passa è pessima”. Qualche turista arriva, vede il mare e riparte, anche pagando la penale

Pesaro, 13 agosto 2024 – “Le mucillagini non provocano eritemi e non sono pericolose.

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Questa è una cosa che va sottolineata e detta per cui invito i pesaresi ad andare in spiaggia perché ai turisti che arrivano, già che il mare non è bello, anche vedere gli ombrelloni chiusi e vuoti non è affatto favorevole come immagine per i villeggianti che arrivano.

Ragazzi che saltano, ridendo, nella melma sulla spiaggia di Levante (foto Luca Toni)
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L’esperto: una mareggiata artificiale risolverebbe per qualche giorno

L’immagine che passa è pessima”. Le parole sono di Loredana Ceccarelli, titolare dell’hotel Delle Nazioni. Che aggiunge: “Non è vero che sono pericolose e lo dico come medico oltre che come albergatore, e aggiungo che è una stupidaggine quella che sta circolando, la teoria secondo la quale le mucillagini farebbero bene alla pelle ed alle rughe. Comunque è un problema questo che è esteso a tutto l’Adriatico e la nostra riviera è una di quelle messe meglio”.

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L’altra faccia del problema e cioè la situazione vista dalla parte dei bagnini è questa. Dice Fiorenzo, storico concessionario dei Bagni Agata, Sottomonte: “Questa mattina sono arrivato e c’erano una decina di persone sotto gli ombrelloni. Mi sono guardato attorno e mi son detto ‘ma cosa ci sto a fare?’ per cui ho preso e sono tornato a casa. Rispetto allo scorso anno con il ristorante facciamo il 10% dei coperti a pranzo, mentre va meglio la sera anche perché la gente vuole muoversi e stare al fresco”.

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Ai bagni Helios poco distante la vedono un po’ più rosea: “L’acqua sporca non invita – dice Claudia Dominici – non aiuta per cui un piccolo calo si è avvertito soprattutto dalle persone che arrivano dall’entroterra. Comunque non mi lamento: peggio a giugno anche perché era freddo”. Ottimista è Mattia Trufelli che manda avanti il ristorante dei bagni Due Palme: “Potrebbe anche andare meglio, ma non mi lamento perché stiamo lavorando”. Mentre Andrea Ranocchi di bagni Marevivo, in via Nazario Sauro, rafforza i concetti espressi da bagni Agata: “Se pensiamo che siamo a pochi giorni da Ferragosto ed uno guarda le spiagge, non ci sono persone. Lo scorso anno di questi tempi c’era la fila fuori di villeggianti che chiedevano un ombrellone e un lettino. Ieri che era domenica, alle 17,30, potevo chiudere tutto ed andare a casa. Non c’era nessuno”.

La grande fuga durante le ore centrali della giornata ha ‘colpito’ quegli stabilimenti che negli scorsi anni hanno lavorato con gli aperitivi: poca gente. Poi la ciclabile si rianima dopo le 21. E gli albergatori il bicchiere lo vedono mezzo pieno o mezzo vuoto? “La stagione non è andata come nelle previsioni e quindi non molto bene – dice Fabrizio Oliva, che dirige oltre al Caravelle anche il Flaminio –. Qualcuno lavora ma non è pieno, altri invece sono mezzi vuoti. Tutto questo tenendo conto che siamo nella settimana di Ferragosto. Effetto Rof? Non si è sentito, quindi a cosa sono serviti tutti i viaggi fatti dai nostri politici in Asia?”.

Aggiunge Loredana Ceccarelli che è anche vicepresidente degli albergatori: “La situazione non è bella perché molte prenotazioni arrivano all’ultimo minuto e c’è qualcuno che viste le condizioni del mare, prende, fa le valige e monta in macchina e riparte. Negli ultimi giorni sta capitando anche questo e sono anche disposti a pagare la penale, pur di andare via. Non credo che vi siano sold-out, sul Rof non so. Sicuramente i turisti legati al festival rossiniano io non li ho visti. Bisogna puntare sull’estero perché il turismo interno è cambiato: partenze all’ultimo minuto e per periodi brevissimi”.